Dall’1 al 6 ottobre ritorna l’evento letterario dedicato al grande antifascista sardo. Si terrà tra l’Espace Peacock e la Sala Castello dell’Hotel Regina Margherita. Tra gli ospiti Violante Matos, figlia di José Saramago. Chiusura della manifestazione con il premio alla Carriera a Sergio Staino
Festival premio Emilio Lussu: ben sei giornate dedicate a incontri con gli autori, a reading letterari, laboratori di scrittura e di promozione della lettura. Anche col coinvolgimento delle scuole e approfondimenti sulla vita e le opere di personaggi straordinari come Leonardo Sciascia, Gianni Rodari e José Saramago, per il quale sarà presente la figlia Violante Matos.
E quindi l’attesa cerimonia di premiazione dei vincitori e il riconoscimento alla carriera al fumettista e vignettista Sergio Staino.
Tutto questo e tanto altro alla settima edizione del Festival Premio Emilio Lussu, che dall’1 al 6 ottobre proporrà tra gli spazi l’Espace Peacock e la Sala Castello Hotel Regina Margherita un calendario fittissimo di appuntamenti. All’insegna della riscoperta del grande intellettuale sardo, uomo d’azione e di cultura, politico e icona emblematica dell’antifascismo.
La manifestazione è organizzata dall’associazione culturale L’Alambicco con il patrocinio della Camera dei Deputati. Anche con il contributo della Regione Sardegna e del comune di Cagliari, e il partenariato di un vasto parterre di enti, università e associazioni.
Il programma è stato presentato ieri a Cagliari alla presenza del direttore artistico del festival Alessandro Macis. Presenti anche il direttore artistico della Scuola popolare di poesia di Is Mirrionis Gianni Mascia, e la responsabile della direzione organizzativa Patrizia Masala. È inoltre intervenuto Andrea Frailis, che ha portato i saluti della Camera dei deputati.
La manifestazione prende il via venerdì alle 11 all’Espace Peacock – Events & Meetings di via Campidano 24/A, con l’incontro tra gli studenti e la Scuola popolare di poesia di Is Mirrionis e il reading poetico “I volti di Cristo” a cura di Gianni Mascia e Mauro Dedoni.