Gianni Tetti, scrittore e sceneggiatore sassarese è stato uno dei 28 giurati della 36esima edizione del Premio Solinas
Durante la 36esima edizione del Premio Solinas, Gianni Tetti è stato per la prima volta tra i giurati incaricati di assegnare il premio per il miglior soggetto.
Gianni Tetti è nato a Sassari. Dopo gli esordi su Il male e Frigidaire, ha scritto racconti in varie antologie e pubblicato tre romanzi: I cani là fuori (2009), Mette pioggia (Finalista Premio Osilo 2014), Grande nudo (2016, candidato al Premio Strega 2017). Molto attivo in ambito cinematografico, ha scritto e diretto il documentario Un passo dietro l’altro (2010, per l’Istituto Superiore Regionale Etnografico della Sardegna), ha collaborato alla sceneggiatura di numerosi spot e cortometraggi, tra cui La Gita, adattamento da Gli innocenti di Gipi, per la regia di Giampiero Bazzu (Miglior corto al Festival Visioni Italiane 2015, sez. Visioni Sarde).
Ha collaborato con Bonifacio Angius alle sceneggiature dei suoi film: SaGràscia (2010), Perfidia (Premio Giuria Giovani Critici al Festival di Locarno 2014) e Ovunque proteggimi (cinquina per il miglior soggetto ai Nastri D’Argento 2019). Con la sceneggiatura del film Tutti i cani muoiono soli, scritto con il regista Paolo Pisanu, ha vinto il Premio Solinas 2018. Con la storia per il cinema Regno Animale scritta con Sara Arango Ochoa si è aggiudicato il Premio Solinas Italia-Spagna 2019. Ha un dottorato in Storia delle Arti, conduce il Laboratorio di Sceneggiatura Applicata nel corso di Laurea in Scienze della produzione Multimediale dell’Università di Cagliari, fa parte del progetto Scrittori da Palco, con cui, da circa dieci anni, legge a voce alta i suoi racconti in piazze e teatri.