Che i mercati possano salire ma anche scendere e prendersi delle pause e ogni tanto anche delle piccole e grandi sberle, non è una novità
I mercati finanziari possono regalare grandi gioie ma anche grandi dolori e per come è costruito il nostro software ovvero il nostro cervello le perdite, anche temporanee, valgono il doppio dei guadagni. È importante essere consapevoli di come e dove investire oggi.
Per questo per SoldiExpert SCF, fra le più importanti società di consulenza finanziaria indipendenti del settore (iscritta all’Albo OCF come è obbligatorio in Italia per chi svolge attività di consulenza anche personalizzata a piccoli e grandi investitori) è bene non dimenticarsi quali sono le regole del “gioco”.
Ecco quali sono le 5 regole principali da ricordare quando si decide di investire in Borsa
1
Tenere a bada l’emotività. Per guadagnare in Borsa bisogna fingere di disinteressare dei guadagni e delle perdite. Non è facile ma se si è emotivi si è travolti anche se si possiedono le “carte buone”. Più si guarda la propria posizione e si misurano giornalmente progressi e regressi, maggiormente aumenta la probabilità di farsi travolgere dall’operatività fine a se stessa.
2
Le strategie vincenti non esistono. Non esistono strategie vincenti sempre sui mercati e le perdite fanno parte del “pacchetto”. Anche Muhammed Ali che ha disputato nella sua carriera da professionista 61 combattimenti 7 volte ha perso e qualche volta è caduto pure sul tappeto. Prendersi pugni in faccia dalla Borsa è quindi qualcosa da mettere in conto.
3
No al trading sfrenato. L’evidenza empirica dimostra che un approccio strategico e di lungo periodo all’investimento azionario o bilanciato può portare i migliori risultati. Un portafoglio investito in modo efficiente e diversificato in azioni, obbligazioni e una spolverata d’oro in 50 anni e gestito in modo tranquillo con pochi ribilanciamenti annui avrebbe prodotto un rendimento non realizzabile attraverso il trading. E quanto hanno reso i mercati finanziari e soprattutto azionari non ha quasi rivali con altri tipi di investimento non solo per rendimenti ottenibili ma anche per liquidabilità.
4
Prospettive a lungo termine. Chi investe crede fondamentalmente nel progresso dell’uomo e dell’economia a lungo termine. E nella capacità delle aziende più importanti di accrescere gli utili e i dividendi. Si può certo essere critici anche sul modello capitalista ma va dato atto che nonostante tutto il tenore di vita di noi “umani” è aumentato di circa 20 volte negli ultimi 170 anni.
5
Tenere d’occhio i costi. I costi sono importanti e non sono una variabile indipendente quando si investe perché se il loro conto diventa esorbitante questo è in grado di ammazzare i rendimenti. E questo è soprattutto attuale in Italia dove i costi del risparmio gestito applicati dalla maggior parte delle banche e delle reti sono fra i più alti in Europa.