Solo il 61% della popolazione europea è vaccinata. I Paesi in cui non c’è una buona copertura vaccinale contro il Covid-19 rischiano un aumento dei contagi in autunno
Così segnala il Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie Infettive (Ecdc).
Secondo l’Ecdc il virus ha ancora una diffusione elevata. Attualmente è stato vaccinato solo il 61% della popolazione europea. Il Centro, inoltre, chiede che i soggetti fragili si sottopongano anche alla vaccinazione contro l’influenza stagionale in modo da ridurre l’impatto della diffusione di entrambi i virus.
Da qui a novembre c’è un alto rischio di aumento di contagi e morti per i Paesi europei che non hanno ancora raggiunto una copertura vaccinale Covid-19 sufficientemente elevata nella loro popolazione totale.
È il messaggio della nuova valutazione del rischio Covid del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc).
La circolazione del virus, secondo l’analisi dell’Ecdc, è molto elevata. Finora soltanto il 61% della popolazione totale in Europa (Unione Europea insieme allo spazio economico europeo) è stato completamente vaccinato. Solo tre Paesi, ovvero Malta, Portogallo e Islanda, hanno vaccinato più del 75% della loro popolazione totale.
L’allerta anche per le fasce di età fin qui meno coinvolte nella lotta al Covid. Nei prossimi mesi verranno segnalate percentuali maggiori di casi di Covid tra i bambini.
«Interventi come il distanziamento, prevenire gli assembramenti, l’igiene e una migliore ventilazione rimarranno essenziali per prevenire la trasmissione negli ambienti scolastici» si legge nel documento.
Che stilando la mappa dell’Italia a livello di contagi, però, mantiene la penisola più sul verde che sul rosso
Rimane rossa soltanto la Calabria (settimana scorsa lo erano anche Basilicata e Sicilia) mentre tornano in verde, invece, Sardegna, Abruzzo, Liguria e provincia autonoma di Trento. Queste si aggiungono a Valle d’Aosta, Lombardia, Piemonte e Molise. La mappa europea dell’Ecdc è usata come riferimento per decidere le restrizioni di viaggio da molti Paesi Ue.
La lotta al coronavirus non è l’unica che tiene in sospeso l’Europa. Secondo l’Ecdc, anche «la vaccinazione contro l’influenza stagionale, in particolare per le popolazioni vulnerabili e gli operatori sanitari, sarà fondamentale per mitigare nei prossimi mesi l’impatto sugli individui e sui sistemi sanitari della potenziale co-circolazione dei due virus».