Gli Afroinfluencer che rendono Tik Tok più inclusivo, voce alla comunità di ragazzi afrodiscendenti
Mustapha Thiam ha solo 22 anni e molta consapevolezza. Analista informatico, organizzatore di eventi, social media manager per diverse aziende. Conosciuto come Musty TV sul web durante il fermo del lockdown ha pensato a come darsi un altro impegno e ha fondato Afroinfluencer. La prima agenzia in tutta Europa a rappresentare gli influencer afrodiscendenti.
Nato e cresciuto a Seriate prima di trasferirsi a Milano per lavoro, viene da una famiglia di origine senegalese e come lui tanti talenti della crew con genitori migranti in questa zona della Lombardia.
La Crew
“Mi sono accorto che c’erano tanti e tante influencer bravissimi ma senza struttura. Adesso, con l’agenzia, ognuno di loro può mettere il suo per dare un po’ più voce alla comunità di ragazzi afrodiscendenti e ai progetti collettivi”. Il momento, con l’esplosione delle proteste di Black Lives Matter e il consolidamento del movimento dei diritti dei neri, è stato propizio. La crew ha festeggiato il primo anno con un evento in Piazza del Duomo a Milano, sono tante le richieste come testimonial da parte di brand importanti che hanno capito che i consumatori richiedono una comunicazione più inclusiva. “Siamo consapevoli sia solo marketing ma ci aiuta a veicolare i nostri messaggi”.
Di certo può contare sull’effetto simpatia, “mi sento il tipo simpatico della comitiva ma non quello sveglio però” e sul suo gruppo dice “insieme si è più forti: è il mio mantra”. Intanto si preparano alla prossima battaglia sullo Ius soli, quando tornerà all’ordine del giorno. “Non me ne intendo di politica ma se possiamo contribuire all’approvazione con il nostro seguito social, ci faremo sentire”.
Tik-Tok Academy
Per questo Afroinfluencer si è dotata anche di un Academy gratuita, «vogliamo dare ai ragazzi del team la possibilità di fare qualcosa di professionale nel mondo dell’intrattenimento”, spiega Mustapha che sarà domenica 3 ottobre a Internazionale a Ferrara, il festival di giornalismo della rivista diretta da Giovanni De Mauro, nel corso del dibattito TikTok, fateci entrare!, porterà la sua esperienza assieme ad altri giovani afroitaliani e militanti antirazzisti che usano podcast e social per raccontarsi e fare attivismo.
Gli influencer dell’agenzia sono tutti di seconda generazione. “So che ho molto ancora da imparare ma sono cresciuto in una famiglia umile, siamo abituati a lavorare per guadagnarci il pane, sono consapevole di saper fare molte cose e mi sento pronto per affrontare le sfide”.https://www.unicaradio.it/blog/2021/05/12/tik-tok-nuove-misure-per-tenere-i-piu-giovani-fuori-dalla-piattaforma/