Progetto di Concita De Gregorio e Sandra Toffolatti
Sbarca nell’Isola “conDominio”, il progetto di Concita De Gregorio e Sandra Toffolatti. In particolare ci sarà un doppio appuntamento domenica 17 e lunedì 18 ottobre a Cagliari a cura del CeDAC.
Domenica 17 ottobre Lea Karen Gramsdorff leggerà “Due colori esistono al mondo – Il verde è il secondo” di Sergio Atzeni. Mentre lunedì 18 ottobre Michela Atzeni proporrà un originale “Processo a Erendira”. In scena, nel contesto di un condominio, le due attrici daranno voce rispettivamente ai testi poetici dello scrittore di Capoterra, dalla “Filastrocca di quando buttavamo a mare i tram” fino al “Viaggio in compagnia di Vincent”.
Sarà un duplice appuntamento tra il quartiere storico di Stampace e quello moderno di Monte Urpinu. Il progetto è nato da un’idea di Concita De Gregorio e Sandra Toffolatti. Allo stesso tempo la direzione artistica è di Sandra Toffolatti, Hossein Taheri e Paola Rota. Invece la produzione esecutiva è di Valeria Orani. Lo spettacolo è prodotto da Rodrigo srls e realizzato con il sostegno di Artisti 7607. Per riassumere si tratta di un viaggio tra le storie, tra prosa e poesia, per raccontare le passioni umane, i desideri, i sogni e le avventure oltremare. Ovvero le peripezie di un’adolescente “vittima” del destino, ma capace infine di ribellarsi per sfuggire a sfruttatori e aguzzini con il linguaggio del teatro, tra parole e note, per una “incursione”dell’arte e della bellezza nell’ambiente insolito e per certi versi “straniante” di un condominio. Uno spazio comune, insieme pubblico e privato, luogo di passaggio e di incontri casuali, che si trasforma in palcoscenico vibrante di emozioni.
L’origine del progetto
È un progetto nato nel tempo del lockdown quando i condomìni italiani erano diventati all’improvviso luoghi di reclusione ma anche di creatività e di solidarietà riscoperta, di condivisione nel canto, nella musica o nella conversazione dai terrazzi. Prosegue idealmente oltre la pandemia, sperimentando nuove forme di interazione con gli spazi e gli abitanti. Un modo per portare lo spettacolo dal vivo fuori dai tradizionali palcoscenici. Non solo anche una forma di resistenza per tenere accesa la fiaccola della cultura e mantenere o riprendere il dialogo con il pubblico dopo la “sospensione” delle manifestazioni e la chiusura dei teatri. Inoltre è diventata una chiave per ripensare gli spazi urbani, sia quelli interni che quelli esterni. Il teatro “abita” anche i condomìni, i loro cortili interni, i tetti, tutte le aree comuni di uno spazio privato, con “conDominio“.