Sviluppato a partire dagli anni Ottanta e già approvato dall’Ema nel 2015, RTS,S è il primo vaccino autorizzato
Sviluppato a partire dagli anni Ottanta e già autorizzato dall’Agenzia europea dei medicinali (Ema) nel 2015, il vaccino RTS,S/AS01 potrebbe rivelarsi uno strumento fondamentale nella lotta contro la malaria. https://www.unicaradio.it/blog/2019/08/19/zanzare-fanno-725mila-vittime-lanno-domani-il-mosquito-day/ Una delle principali cause di morte infantile nell’Africa subsahariana.
I risultati sono arrivati a seguito di un programma pilota che ha coinvolto più di 800.000 bambini. L’istituzione sanitaria ha deciso di raccomandare l’uso diffuso del vaccino tra i bambini nelle zone del mondo con una trasmissione della malaria da moderata a elevata. Con un’efficacia pari al 30% rispetto allo sviluppo della malattia grave, RTS,S potrebbe salvare decine di migliaia di giovani vite ogni anno.
Una storia che parte da lontano
La malaria, malattia potenzialmente letale causata dal parassita P. falciparum viene trasmessa attraverso la puntura della zanzara. Questa rappresenta una delle cause principali di malattia e di morti infantili nell’Africa subsahariana. La malattia è diffusa in vari paesi del mondo, tra cui il sud-est asiatico, l’area del Mediterraneo orientale, del Pacifico occidentale e delle Americhe. E’ però proprio il continente africano a scontarne il prezzo maggiore. Nel 2019, dei 229 milioni di casi stimati di malaria, il 94% era in Africa. I bambini di età inferiore ai 5 anni sono la categoria più vulnerabile, hanno rappresentato il 67% di tutte le morti per malaria nel mondo.
Trovare strategie preventive per evitare il più possibile la diffusione del parassita rappresenta un obiettivo cruciale per la salute globale. Lo sviluppo di un vaccino come RTS,S, la cui storia inizia a partire dagli anni Ottanta, chiamato Mosquirix è prodotto dalla multinazionale farmaceutica GSK. RTS,S contiene una porzione di una proteina di P. falciparum fusa a una proteina del virus dell’epatite B, aggiunta per innescare una risposta immunitaria più forte a chi è sottoposto a vaccinazione. Sviluppato per essere somministrato in almeno 3 dosi, sarebbe in grado di limitare la capacità dei parassiti di maturare e riprodursi nel fegato dei bambini infettati e quindi di evitare la manifestazione della forma clinica della malattia.
L’autorizzazione di Ema
L’approvazione dell’Oms non è la prima che RTS,S riceve; gli studi sull’efficacia e la sicurezza di questo vaccino sono iniziati nel 2003 e, nonostante qualche incertezza sugli effettivi benefici, nel luglio 2015 l’Ema ne aveva approvato l’uso nei bambini di età compresa tra 6 e 17 mesi. Per questo, nel 2019 è stato avviato il programma pilota di somministrazione di RTS,S ai bambini in regioni selezionate quali Ghana, Malawi e Kenya. Dopo i primi due anni di programma, con 2,3 milioni di dosi somministrate a oltre 800.000 bambini in 3 diversi paesi i risultati si sono visti. E’ emerso che RTS,S ha ridotto i tassi di ospedalizzazione per malattia grave di circa il 30%. In questi due anni oltre il 90% dei bambini ha beneficiato di almeno un intervento preventivo.