Il Lazzaretto di Cagliari ospita la seconda edizione della manifestazione “Walls of Street Art” fino al 24 ottobre 2021
Il Lazzaretto di Cagliari ospita la manifestazione “Walls of Street Art” fino a domenica 24 ottobre. In particolare l’iniziativa rientra nell’ambito della programmazione dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Cagliari ed è curata dall’ATI Cooperativa Sant’Elia 2003 – Orientare Srl. L’evento offre uno spaccato del complesso mondo della Street Art attraverso eventi culturali, laboratori, live painting e la mostra “Protect our land” allestita nella Sala Archi del Lazzaretto di Cagliari. Protagonisti dell’esposizione, curata da Stefano Obino – Accademia d’Arte di Cagliari, sono Debraink (Debora Lutzu), Tore (Salvatore) Fenu e Raku (Riccardo Spano).
Debora Lutzu si forma tra il Liceo Artistico di Oristano e l’Accademia di Belle Arti di Torino. Rientrata in Sardegna si dedica all’arte generativa, la computer grafica e l’animazione digitale. Attualmente la sua ricerca si concentra sull’illustrazione a mano. Le sue opere sono incentrate sul sogno, mentre la sua musa ispiratrice è il mare. Raku, Riccardo Spano nato a San Gavino Monreale, si occupa di Art -graphics – design e murales. È un artista che esprime il suo amore per un’isola segreta e la sua passione per il surf attraverso una pittura piena di vibrazioni positive. Salvatore Fenu è kite surf instructor e rider promoter, dal 2001 vive stabilmente nel Sinis e dal 2003 ha aperto la Kitesurf Camp and School. Qui ha trovato l’ispirazione per le sue sculture rubate al mare che dichiarano la passione
per la driftwood art, l’arte povera e il riciclo creativo di matrice ecologica.
Il motto di questa edizione è “Proteggi il mondo al quale tu appartieni” e gli artisti coinvolti hanno risposto alla richiesta d’aiuto del nostro pianeta. Questo interpretandone la sofferenza e l’oltraggio subito. Debraink inserisce sulla tela scura il negativo di animali che non esistono più, quasi una radiografia che scava in trasparenza. Tore Fenu assembla “guerrieri”, “animali” e “volti” dagli scarti che, a causa della nostra incuria, sono abbandonati in mare e da lì ritornano. Infine le onde di Raku ci ricordano che il mare, seppure devastato dall’attività umana, può ancora scagliarsi con tutta la sua potenza contro gli uomini, la loro terra e le loro case.