Johnny Depp presenta alla stampa la nuova web-serie animata Puffins prodotta da Iervolino e Bacardi
Fin dall’alba i fans si sono riversati nei pressi dell’Auditorium della Festa del Cinema di Roma per sbirciare il divo, dove era atteso per sfilare sul Red Carpet insieme ai bambini e alle mascotte dei Puffins. Dopo più di due ore di ritardo e un assalto all’hotel, presidiato da altri ammiratori Johhny Depp ha sfilato sul tappeto rosso di Roma prima della proiezione di Puffins, “Episodi indipendenti, della durata di cinque minuti, con un’animazione e computer grafica e una qualità cinematografica, per un prodotto destinato invece per il web.” rivela il produttore Iervolino.
Per quanto riguarda la realizzazioine della serie i produttori affermano: “Johnny ha inventato una nuova lingua, non parla né italiano né inglese, e si divertito a dar vita a questo personaggio. Budget ad alto rischio per un mercato indipendente, questo è un blockbuster del formato breve, e su questo segmento non abbiamo concorrenti. 160 artisti italiani, il 46,2% donne, e oltre 90 paesi nel mondo coinvolti per la distribuzione».
«Sono cresciuto con i film in bianco e nero, e lavorando ai Puffins ho pensato a cosa potesse catturare l’attenzione dei bambini, specialmente quelli più piccoli, così ho creato un linguaggio tutto mio, che è diventato quello del protagonista» Ha raccontato Depp durante la conferenza stampa, dove si è lanciato in un siparietto comico con la sua interprete. Per quanto riguarda invece il suo rapporto con lo star system ha dichiarato: «Hollywood è un posto dove andare in vacanza, non c’è rispetto lì».
Conclude poi Iervolino: «Johnny Depp ha deciso di prendere parte al progetto perché i social danno un’immagine diversa dalla realtà, e influenzano di conseguenza anche i più piccoli. La figlia a cinque anni non si sentiva bella perché non assomigliava a una Barbie. L’ha portata in giro per la città con la moglie, per mostrargli che la normalità è un’altra e che nessuno assomiglia a una Barbie. Per questa attenzione con sua figlia, e anche per motivare gli altri bambini, ha scelto di prendere parte ai Puffins» racconta Iervolino, dopo aver chiesto il permesso di poter raccontare questo aneddoto».