Raggiunto l,obiettivo vaccinazioni
805 popolazione completamente vaccinata in pratica oltre 43 milioni di persone che hanno completato il ciclo vaccinale.
Un risultato che Franco Locatelli, membro del Cts e presidente del Consiglio superiore della Sanità, ha definito “formidabile” nella lotta alla pandemia.
Non è un caso che all’alta copertura vaccinale corrisponda un diminuzione della pressione ospedaliera, dell’Rt e dell’incidenza, così come mostrato dai dati dei recenti monitoraggi realizzati dalla Cabina di Regia.
Ma, secondo gli esperti, nonostante questo importantissimo traguardo, non si può ancora parlare di immunità di gregge.
Anzi, si tenterà di arrivare alla quota del 90% di immunizzati che gli scienziati indicano come quota di sicurezza per evitare tornate di fiamma dei contagi.
Primo tra tutti, il virologo Fabrizio Pregliasco spiegò che “solo se dovessimo andare sopra il 90% di popolazione generalizzata”, bambini compresi dunque, “coperta col vaccino, allora magari avremmo meno virus Sars-CoV-2.
Ma senza quello no.
E non credo che ci si arriverà a questi valori”.
E poi ancora: “Considerando che il coronavirus di per sé addirittura ai guariti non garantisce un’immunità a lungo termine non si potrà arrivare a un’immunità di gregge intesa come risultato del modello teorico di elevata copertura.
Tra l’altro la variante Delta ha già spostato l’indice di contagio R0 da 2,5 a 7, quindi ha una maggiore capacità di contagio. Questo fa sì che si debbano raggiungere livelli maggiori di copertura che sfiorano l’80-90%” dell’intera popolazione.
l’80% di popolazione immunizzata non cambi di molto le cose:
Anche l’epidemiologo dell’Università Statale di Milano Carlo La Vecchia pensa che in realtà l’80% di popolazione immunizzata non cambi di molto le cose:
Con questi vaccini che hanno un’efficacia sul contagio che varia dal 60 all’80 per cento, l’immunità di gregge, ossia la scomparsa della patologia perché non riesce più a diffondersi nella popolazione, non è raggiungibile .
Con altre malattie perché
abbiamo vaccini con un’efficacia vicino al 100 per cento
e perché sono virus vecchi di centinaia d’anni,
Penso ad esempio al morbillo, ma con un virus che continua a sviluppare varianti, come quella delta, molto contagiosa, non è più un obiettivo pensabile.
Ora la prospettiva è la gestione e la convivenza col virus”.