Su Unica Radio parliamo del futuro dei Giganti di Mont’e Prama con il giornalista Anthony Muroni presidente della fondazione omonima.
Il 21 luglio 2021 nasce la fondazione dei Giganti di Mont’e Prama. Inaugurata alla presenza del ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini insieme al sindaco di Cabras, Andrea Abis. La Fondazione dei Giganti di Mont’e Prama è presieduta dal giornalista Anthony Muroni. Questa si occupa della rinascita in termini culturali del sito, delle rovine della città Fenicio-Romana di Tharros nonché dell’ipogeo di San Salvatore e della Torre di San Giovanni. Riveste un ruolo importante poiché mette in risalto le potenzialità del territorio di Cabras e sulla necessità di ricostruire, anche e soprattutto attraverso la Fondazione, quella corretta narrazione della Storia che è mancata in questi anni.
La nascita della Fondazione segna un punto di svolta perché potrà contribuire a creare, attraverso una economia della cultura che esiste e che in Sardegna è ben rappresentata da siti importanti come quello di Barumini, nuove forme di sviluppo in grado di rendere il territorio e la Sardegna più attrattivi.
Le statue di Mont’e Prama sono gli unici esempi di statuaria in pietra del periodo nuragico (900-700 a.C.) ritrovati fino ad ora in Sardegna, e uno dei più antichi esempi di statuaria nell’ambito del Mediterraneo. L’obiettivo è quello di valorizzare il patrimonio culturale di una civiltà troppo a lungo dimenticata. La Sardegna è la regione che detiene oltre un quinto del patrimonio archeologico italiano. Cabras, in un territorio relativamente circoscritto, porta i segni di una grande civiltà nuragica da riscoprire, da tutelare e da valorizzare.
Anthony Muroni è nato nel 1972 in Australia da genitori sardi, si definisce sardo fino al midollo. Sposato con una collega giornalistaa padre di una figlia. Parla correttamente la lingua sarda e quella italiana, in maniera decente l’inglese. Ha lavorato per La Nuova Sardegna, Radio Planargia e L’Unione Sarda, quotidiano del quale é stato direttore per 39 mesi.
inoltre ha collaborato con Panorama, Videolina e Radiolina, emittente della quale è stato direttore per 36 mesi. Possiamo ricordare le sue inchieste sui baby-vitalizi dei consiglieri regionali, sulle servitù militari e lo sfruttamento del territorio con le speculazioni legate all’eolico.