Venerdì 29 Ottobre la presentazione del libro di Paolo Lubinu. L’appuntamento è fissato in via Frigaglia, nel cuore di Sassari, a partire dalle 18.30
Venerdì 29 ottobre 2021 è il giorno in cui Vampiri Urbani, nuova opera letteraria firmata dal sassarese Paolo Lubinu per Catartica Edizioni (collana Urban Jungle), si presenta per la prima volta al pubblico. Dopo aver conquistato gli scaffali delle librerie, dopo aver sconvolto conscio e inconscio della mente dei lettori che hanno già scelto di leggerlo. Ruvido e duro, talmente tanto da arrivare dritto come un gelido fulmine al cervello e possente come un forte pugno alla bocca dello stomaco.
La presentazione del libro
Vampiri Urbani si presenta domani, nel corso di una serata evento incontro organizzata in consapevole e propositiva simbiosi da Il Vecchio Mulino, Catartica Edizioni e Libreria Max 88. Appuntamento con l’autore e le sue pagine fissato in via Frigaglia, nel cuore pulsante di Sassari, a partire dalle ore 18.30. Presentazione affidata all’estro della giornalista Mary Jo Intermontes Cherchi. Serata “movimentata” dal reading con Francesca Arca e da un non meglio precisato numero di incursioni barbariche.
Il libro
Vampiri Urbani è un libro di racconti che risultano unitari. Bizzarri capitoli di un romanzo non convenzionale. Lo dicono le pagine, non lo definisce una etichetta pre impostata. Temi e ambientazioni sono ricorrenti: la scena è New Orleans, quartiere di confine di una qualunque delle nostre città. Quartiere popolato da disagiati e strambi d’ogni tipo, magari abbelliti nell’animo e nelle aspirazioni ma mai troppo accomodanti e gentili. Chi sono queste anime che popolano questo paradiso formato inferno? Prostitute geniali e truffatori e sognatori. Attori sulla scena di un libro che sul fronte della narrativa e dello stile non fa sconti. A nessuno. La metamorfosi come momento di liberazione assoluta o di distruzione assoluta. Libertà e palesi condizioni di svantaggio. Rifiuto dell’ordine cognitivo, politico, sociale, logico. Estremo e finzione. Bellezza intesa come combinazione vincente intrisa di lordure che cambia le carte in tavola e cambia la vita. Il pericolo, percepito lungo l’incedere del narrato nella spirale che porta alla conclusione del libro. Una deflagrazione finale. Un incendio.
“Essere un vampiro, un mostro, è l’unica vera chance di libertà rimasta al mondo. Ma bisogna vivere a New Orleans per capirlo. New Orleans è il quartiere dei disagi e dei disagiati, degli immigrati e dei pazzi. È molto probabile sia nella città che viviamo e abitiamo. In quel quartiere, New Orleans, il lettore potrà incontrare Denise, una matassa buona che regala sogni paradisiaci ai tossici in overdose, alle prostitute e ai trans che non ne possono più della città e dei c**** degli altri. E ancor Eva, Signorina e Porcello, oltre ad altri gentili antisociali che aiutano a cambiare, a trasformarsi, a diventare il geniale mostro che ognuno è nel suo profondo. Casomai foste interessati, nel quartiere c’è una speciale agenzia funebre che offre sepolture e funerali anticipati a depressi cronici e sognatori molesti. Perché bisogna lasciarsi seppellire almeno una volta per essere liberi. Per questo, se non credete nell’ordine e nella vacua normalità, sarete sempre i benvenuti. Altrimenti evitate di metter piede a New Orleans”.
L’autore
Paolo Lubinu è direttore editoriale di Underground X, popolare e diffusissima rivista di musica e cultura indipendente fondata nel 2010 sulle cui pagine sono apparsi fumetti e racconti a firma dell’autore.
Nel 2021 proprio per Underground Experiment esce la sua raccolta illustrata Racconti Urbani, l’anno successivo è la volta del suo primo romanzo Jesù Cristu ‘Etzu, esperimento bilingue ai limiti della legalità.
Da un suo racconto, Il Gabbiano, nasce uno spettacolo teatrale che negli anni lo stesso autore ha prodotto e rieditato in varie forme, l’ultima come chitarrista e performer.
Collabora come editor con la giovane casa editrice Maxottantotto edizioni e come sceneggiatore con alcuni registi sardi; di recente poi si è cimentato nell’arte della regia: il suo cortometraggio, Luci della notte, è stato selezionato per un festival nel New Jersey.
Non ha nessun vuoto da colmare, scrive perché è pieno di storie da raccontare.