Tutto pronto a Cagliari per il debutto del festival
Dal 18 novembre al 21 il festival “Neanche gli Dei” debutterà in via dei Genovesi 114, nel cuore del quartiere storico di Castello a Cagliari. Ideazione e organizzazione sono della cooperativa Vox Day, sodalizio “storico” nel panorama della musica in Sardegna.
«Con questa iniziativa – spiegano gli organizzatori – inauguriamo un nuovo spazio dedicato al “festival delle culture resistenti” che organizziamo da quindici anni; un nuovo spazio dove proporre occasioni di confronto dialettico e interazione tra linguaggi affini».
Questa prima edizione spazierà dunque dalla letteratura all’economia, dal sociale alla psicologia, alla musica, attraverso incontri e contributi di ospiti provenienti da ambiti culturali differenti.
“Sotto la stessa luna”
Il palinsesto di ciascuna delle quattro serate al Palazzo Siotto si riconosce nel segno di un tema specifico: l’astro d’argento come simbolo della grande Madre, espressione di una sensibilità libera da vincoli e stereotipi.
Si tratta di una figura archetipica che include le diverse declinazioni di una femminilità multiforme, capace di affrancarsi degli stereotipi di genere. Ad accompagnare il pubblico in questa serata inaugurale ci saranno tre autrici che mescolano intime confessioni tra memorie ancestrali, incontri straordinari e percorsi generazionali.
Protagonista del primo appuntamento, l’autrice Antonella Gregorio parlerà in una chiacchierata con Luca Fiscariello (anche lui reduce dal debutto col romanzo “I sogni dei bambini sono gratis”, edito lo scorso febbraio), accompagnata dalla lettura di pagine del libro affidate all’interpretazione di Rita Atzeri.
Altra opera d’esordio è “I fuochi di Sant’Elmo”, romanzo di formazione e avventurosa crescita personale, che ha ottenuto ottimi riscontri sia da parte del pubblico che della critica.
A chiudere la prima giornata sarà Patrizia Viglino con “Memorie di vento”, un racconto teatrale in forma di monologo narrativo ispirato al romanzo di Grazia Deledda “La Madre”.
“Le stagioni dell’anima”
Giorgio Binnella nel suo romanzo “Le ombre dentro”, ambientato nell’Italia del secondo dopoguerra, costruisce un prodigioso macchinario in grado di sconfiggere le turbe psichiche.
Altre ombre, quelle della detenzione carceraria, saranno evocate nel proseguimento della serata: “Finché galera non ci separi”, una raccolta di poesie di Emidio Paolucci, detenuto nel carcere di Pescara. Un’opera con cui si entra simbolicamente in carcere, attraverso una narrazione che svela le solitudini, le nostalgie, le ossessioni della detenzione.
“Il futuro inizia ieri”
La web economy e i modelli economici dell’ultimo Novecento sono i filoni tematici della serata di sabato 20.
Si discuterà di origine e identità delle nuove frontiere digitali con un pioniere di Internet, nonchè autore del saggio “L’Italia nella Rete. Nel saggio “L’Italia Tradita” sono riassunti i diversissimi modelli capitalistici che si sono avvicendati nell’arco degli ultimi cinquant’anni.
Studiosa dell’interconnessione tra libertà individuale e l’armonia collettiva, Giuliana Conforto tratterà le potenzialità del risveglio cerebrale collettivo. Laureata in fisica, Conforto è stata docente di Meccanica Classica all’Università di Calabria, di Fisica Quantica all’Università dell’Aquila e insegnante al liceo. Si è occupata di astrofisica e di geofisica. La causa profonda, secondo lei, è l’incapacità di usare in modo conscio la propria Mente Superiore, caduta in lungo sonno mortale. Con le sue ricerche, Giuliana Conforto ha compreso che non è solo una favola, ma una realtà che richiede un urgente salto di coscienza.
“Quarant’anni e non sentirli”
Un viaggio di 40 anni tra le dinamiche, i percorsi, i protagonisti della musica indipendente isolana. Saranno anche trattati temi quali l’origine delle scene cittadine e il rapporto col territorio e le istituzioni.
Si comincia alle 17 con Riccardo Frau, che l’anno scorso ha pubblicato, per Alfa Editrice, il suo primo saggio musicale, “Vintage. Rock e dintorni nella Sassari degli anni ’80” (Alfa Editrice, 2020). Il libro ripercorre uno dei periodi più intensi per la musica che l’autore ebbe modo di vivere in prima persona.
Il racconto, in parte autobiografico e ricco di testimonianze offre dettagli non solo sul movimento musicale locale dell’epoca e sui suoi attori principali ma anche sugli scorci di vita cittadina e giovanile di quel periodo.
“Jukebox al Carbone” è il documentario del 2019 sulla scena musicale di Carbonia nata con il passaggio dalle miniere alle fabbriche negli anni Sessanta. Un passaggio che portò nuova linfa per la città che troverà intorno al nascente polo industriale uno sviluppo economico. Generazioni di giovani iniziano a uscire e svagarsi, nascono i club e i locali d’incontro. Sullo sfondo delle loro vite, la musica rock arriva da lontano ma inizia a essere suonata nelle cantine della città per poi uscire fuori, sui palcoscenici, alle feste, nelle prime radio libere. “Jukebox al Carbone” racconta questa rivoluzione giovanile e il contesto che la produsse e che accompagnò almeno due generazioni fino al nuovo millennio.
Volto noto del giornalismo isolano, Giacomo Serreli, nel suo “Boghes e sonos” ha analizzato l’evolversi della scena musicale in Sardegna dal 1960 a oggi; edita dalla Fondazione Maria Carta, la corposa opera si articola in tre volumi con 1750 schede.
“L’Isola dei dischi”
Claudio Loi, attraverso un “Viaggio attraverso la produzione discografica in Sardegna”, offrirà uno strumento utile a chi vuole cimentarsi nella musica prodotta in Sardegna; mettendo in mano una bussola precisa per orientarci anche verso il magmatico universo che esula da fraseggi e costruzioni musicali fedeli alla tradizione più pura. Perché questo è poi l’insegnamento che questa puntigliosa archiviazione ci detta: pur in presenza di un patrimonio etnomusicale unico e irripetibile, questa regione mostra maturità, creatività anche in ambiti espressivi che da quelle ‘radici’ sono lontanissimi”. La prima edizione di Neanche gli Dei è organizzata dalla cooperativa Vox Day con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport) e del Comune di Cagliari (Assessorato alla Cultura).
Informazioni e contatti
L’ingresso a tutti gli appuntamenti del festival è gratuito, ma è consigliata la prenotazione tramite il link bit.ly/31BJBeR oppure contattando Vox Day al numero 070840345 o via mail all’indirizzo info@voxday.com. L’ingresso è aperto anche a chi fosse sprovvisto di green pass: si potrà infatti avere il proprio tampone rapido gratuito e certificato da personale sanitario qualificato all’ingresso del festival.