“La storia di una lacrima” affronta il tema della “buona morte”
L’amore per la vita che supera la paura della morte. Un inno alla vita e al coraggio, nonostante tutto. Nel dicembre 2006 dopo oltre ottanta giorni di lotta per una “buona fine” muore Piergiorgio Welby. Intellettuale e attivista per i diritti dell’uomo, pioniere della battaglia per l’eutanasia legale. Alla sua vita si ispira “La storia di una lacrima”, il nuovo lungometraggio scritto e diretto da Giovanni Coda. Un film travolgente e doloroso che affronta il controverso tema della “buona morte”, con Sergio Anrò, Bruno Petrosino e Gianni Dettori. Dopo la World Première al Social Justice Film Festival di Seattle (USA) e la première romana al Cinema Farnese – in presenza di Mina Welby e del critico storico del Cinema Adriano Aprà, sarà presentato a Cagliari per la prima regionale il 23 novembre al Cinema Odissea alle 21.00. Saranno presenti in sala il regista con Francesco Lioce, Mina Welby tramite una testimonianza video, i protagonisti e il team.
Repliche
Nei giorni seguenti il film andrà in replica al Teatro Intrepidi Monelli il 24, il 25 e il 26 novembre con due turni per ogni giornata: alle 18.00 e alle 20.30. Posti limitati per la serata del 23 novembre e per le repliche con prenotazione obbligatoria al numero 3280853987 (whatsapp), biglietto 8 euro. È richiesto il green pass.
Prodotto da Labor Cinema e co-prodotto da Moon Arts con il sostegno della Fondazione Sardegna Film Commission e distribuito da Ac Labor, vanta già diversi premi come Best Documentary al New Renaissance Film Festival (London – UK) e miglior film sperimentale al Mannheim Arts and Film Festival (Berlino). È stato inoltre selezionato come lungometraggio in concorso al Florence Queer festival e in finale a Syracuse (New York – USA), San Antonio (Texas – USA) e ora Cagliari. Tornerà a Roma l’8 dicembre per la prestigiosa rassegna “Fuorinorma” e sarà a fine dicembre a Napoli all’Omovies Film Festival.
Sinossi
“Quando un malato terminale decide di rinunciare agli affetti, ai ricordi, alle amicizie, alla vita, e chiede di mettere fine ad una sopravvivenza crudelmente ‘biologica’, io credo che questa sua volontà debba essere rispettata ed accolta con quella pietas che rappresenta la forza e la coerenza del pensiero laico” (Piergiorgio Welby).
“La storia di una lacrima” è un’opera di ricerca visuale che parla di emozioni profonde e viscerali, toccando senza filtro i cuori. Ma è anche un film che si impegna civilmente per sostenere diritti ancora non riconosciuti. Attinge, infatti, alla prosa ed alle parole di Piergiorgio Welby, tratte dal suo romanzo Ocean Terminal, e dalle sue lettere aperte che, dal 2006 al 2009, portarono alla ribalta della scena mediatica e politica il tema della scelta libera di una morte dignitosa ed opportuna. Proprio come richiesto, ancora oggi, dalle migliaia di cittadini italiani che sostengono il referendum a favore dell’eutanasia.
“È un film che ibrida molteplici linguaggi” – dice il regista. “Danza, musica, teatro, fotografia, cinema, documentario, filtrano un mondo fatto di voci, corpi, memorie, desideri, sofferenze e ultime lacrime. È un film sui diritti, sull’identità, sulla vita e sulla morte, inestricabilmente abbracciate. Che chiedono libertà di scegliere e di esprimersi. Una tematica immensa e necessaria, che oggi più che mai ha bisogno di essere narrata, non solo dalla politica e dai mass media”.
Troupe
Aiuto regista, Marco Oppo; Fotografia, Tore Manca; Montaggio, Andrea Lotta, Sound designer, Vincenzo Maria Boi; Camera car, Maurizio Abis. Musica di Cosimo Morleo, Annalisa Mameli e Corrado Aragoni, Alessia Desogus, Veronica Maccioni e Ottavio Farci, Irma Toudjian, Les Stick Fluò.
Script Editor (French version), Sergio Anrò (English version); Massimo Spiga; Giovanna Zappu; Intervento Poetico, Cataldo Dino Meo; Coreografie, Donatella Deidda; Make Up, Antonello Foddis; Musica: Cosimo Morleo, Annalisa Mameli e Corrado Aragoni, Alessia Desogus, Veronica Maccioni e Ottavio Farci, Irma Toudjian, Les Stick Fluò; Still Photographer, Giorgio Russo.
Distribuzione AC Labor. Data di uscita gennaio 2022.
Il film è sostenuto dalla Fondazione Sardegna Film Commission – Regione Sardegna e Fondazione di Sardegna.