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Donna: A Lunamatrona la tavola rotonda”Le parole per dirlo”


A Lunamatrona una bella tavola rotonda organizzata dal centro antiviolenza interdistrettuale “Feminas” Le “parole per dirlo”: il rispetto della donna sempre e comunque. Confronto fra giornalisti, avvocati, magistrati, amministratori locali e cittadini Quali le “parole per dirlo”?

Ovvero: quali sono le parole giuste per parlare della donna nella cronaca, nella politica, nello sport, nel mondo della giustizia, ma anche nella vita di tutti i giorni? Hanno risposto a questo interrogativo giornalisti, magistrati, avvocate, sindaci, amministratori locali, gente comune, uomini e donne.

Il messaggo

Il messaggio è stato unanime: “Tutti insieme dobbiamo lottare ogni giorno per cercare di superare gli stereotipi di genere”. Ma soprattutto: “Occorre scommettere e lavorare sulla prevenzione, prima di arrivare ai casi di violenza brutale o ai femminicidi”. Ecco perché c’è bisogno di un cambiamento “di prospettiva”, che deve partire dall’educazione nelle scuole per poi coinvolgere, però, tutte le fasce d’età. Nessuno si deve sentire escluso da questa lotta per l’affermazione dei diritti delle donne e per combattere ogni forma di sopruso.

Discorsi sulla donna

Già dai saluti istituzionali si è entrati nel vivo del problema. L’assessora ai servizi sociali di Lunamatrona Angela Sanna ha sottolineato l’orrore di “una violenza gratuita, che arriva dalla persona, con la quale si vive. Marco Pisanu, presidente dell’Unione di comuni “Marmilla”,ha aggiunto: “Ognuno di noi deve dare il proprio contributo”. E ha sottolineato: “Serve un salto culturale, a partire dai bambini, dalle scuole. Come ente gestore del Plus organizzeremo altri incontri come questo.

Tavole rotonde, come quella di oggi, sono sempre troppo poche per sensibilizzare l’opinione pubblica verso una tematica così importante. Come Unione di comuni ci impegneremo per proseguire in questo percorso”. Danay Murgia e Valentina Sanna, rispettivamente presidente della cooperativa Koinos, referente del progetto del centro “Feminas” e coordinatrice dello stesso centro, hanno ricordato il grande lavoro svolto proprio dal centro antiviolenza interdistrettuale: “Le risorse non sono tante, ma la voglia di fare è grande, così come la dedizione di tutti. E c’è grande voglia di ripresa dopo le restrizioni imposte dalla pandemia”. Volontà a proseguire in questo importante cammino di prevenzione e lotta ai soprusi ribadito anche da Benedetta Santilli, referente del Plus per conto dell’Unione “Marmilla”.

Discorsi sulle donne

E’ toccato a Anna Mallocci e Francesca Spanu, psicologa e consulente legale del centro “Feminas” porre le domande ai protagonisti della tavola rotonda. Domande stimolanti, a tratti anche provocatorie, per Valeria Aresti avvocata del Foro di Cagliari, per il magistrato del tribunale di Cagliari Gianluigi Dettori e per i giornalisti Alessandra Ghiani, Antonio Pintori e Claudia Sarritzu, la blogger Francesca Marongiu e il comunicatore e grafico Riccardo Pinna. Ognuno di loro, nel proprio settore e ambito lavorativo, ha ricordato l’importanza del “peso delle parole” e delle “parole per dirlo”.

Discorsi sulla figura della donna

Mai giustificare la violenza su una donna con il dolore per una separazione da parte dell’uomo. Mai far finta che il problema non esista, pensando che sia sempre un problema degli altri, che non ci riguarda. Durante la tavola rotonda non sono mancati gli interventi di un pubblico attento e molto partecipativo. Fra loro anche alcune donne, che con grande coraggio e dignità hanno raccontato esperienze personali di violenza. Una tavola rotonda, che ha arricchito davvero tutti, relatori e pubblico. Alla fine ognuno è tornato a casa con una convinzione ancora più forte: “Ogni giorno si deve combattere la violenza di genere. Perché la donna merita rispetto, sempre e dovunque”.

About Luca Pinna

Sono Luca, ho 25 anni, studio Beni Culturali e Spettacolo all'Università di Cagliari. Sono un grande appassionato di Cinema, studio per diventare regista e sceneggiatore.

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