Dal 25 novembre 2021 esce in libreria Temples, il libro fotografico di Giancarlo Pradelli con la prefazione di Elisabetta Bazzani, edito da 5 Continents Editions.
Attraverso 40 scatti fotografici in bianco e nero, il volume mostra un volto poco noto della Sardegna: le sue aree rurali e campestri, lontane dal mare e popolate da resistenti edifici antichi, testimoni dello scorrere del tempo e, insieme, del suo potere corrosivo.
Nell’isola chiamata dai Greci Ichnusa, fra cardi selvatici, macchie di lentisco e di elicriso dall’intenso profumo, in paesaggi assolati e battuti dal vento, si trovano chiese, monasteri e pievi di antica costruzione perlopiù caduti in disuso.
Sono edifici battezzati con i nomi di santi, un tempo parte di un tessuto urbano oggi vuoto di uomini, accomunati dalla posizione solitaria che ne aumenta il fascino paesistico: veri e propri miracoli di pietra, di rara bellezza, simboli di una sacralità intrinseca del territorio.
È in questa Sardegna poco nota, senza mare, che trova ispirazione Giancarlo Pradelli nel suo viaggio nell’entroterra . Il suo sguardo non si sofferma solo su edifici prestigiosi, frutto delle storiche infiltrazioni culturali nell’isola, ma predilige modeste costruzioni di stili diversi e rustiche chiese campestri, di matrice pastorale, realizzate da maestranze locali per resistere alla forza del vento e al clima mediterraneo.
Spesso ridotti alla condizione di muri crollati per il potere corrosivo del tempo, questi relitti, ormai vago ricordo delle originarie architetture, hanno assunto una nuova forma, destinata inesorabilmente a ulteriori silenti mutazioni.
Biografie
Giancarlo Pradelli dopo alcuni anni dedicati all’insegnamento della fotografia si è trasferito negli Stati Uniti, dove ha approfondito la tecnica del bianco e nero e del ritratto. Da tempo conduce ricerche sull’architettura e il paesaggio, con attenzione al connubio tra ruderi e natura. Per 5 Continents Editions ha pubblicato “Eolie” (2005), “Pierluigi Ghianda” (2006), “Home” (2012). Sue immagini sono presenti in diverse collezioni pubbliche, tra cui: Galleria Civica di Modena, Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma (CSAC), Bibliothèque Nationale de France a Parigi.
Elisabetta Bazzani è storica dell’arte e specialista dei tessuti antichi, ha svolto attività di sviluppo e di ricerca all’Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna (IBC) e d’insegnamento presso l’Istituto superiore d’arte ‘A.Venturi’ di Modena. É coautrice di mostre e cataloghi sui tessili; collabora con ‘L’Indice’ di Torino e con la rivista ‘Jacquard’ della Fondazione Lisio di Firenze.