La progettazione di un missile teleguidato, creato per arrivare dritto al tumore con l’obiettivo di eliminarlo
Missili teleguidati, progettati cioè per arrivare dritti al tumore con la missione di distruggerlo. Non solo, colpiscono attraverso un meccanismo innovativo. Prima vanno a rilevare un “bug”, un punto debole sulla superficie della cellula patologica, dove si infilano per rilasciare citotossine. Queste citotossine sono anche 10.000 volte più potenti della chemioterapia standard, senza toccare i tessuti sani o riducendo al minimo i danni.
Così agisce il missile contenente gli anticorpi farmaco-coniugati, l’ultima frontiera dell’immunoterapia contro il mieloma multiplo. Belantamab mafodotin, ora disponibile anche in Italia, è una di queste “armi” intelligenti, spiega Gsk in una nota.
Gli studi
Negli studi clinici il missile teleguidato ha dimostrato di saper tenere a bada il mieloma e di aumentare la sopravvivenza in pazienti pluritrattati, per i quali non esistono ad oggi ulteriori possibilità terapeutiche. Il trattamento che prevede un’infusione endovenosa ogni 3 settimane ha ottenuto un tasso di risposta globale del 32%. Oltre la metà dei pazienti (58%) ha raggiunto una risposta parziale molto buona o superiore e in alcuni casi completa. Belantamab mafoditin viene prodotto ed esportato in tutto il mondo dallo stabilimento Gsk di San Polo di Torrile, a due passi da Parma.
Il mieloma multiplo è al secondo posto fra le neoplasie ematologiche più frequenti dopo il linfoma non-Hodgkin ed è responsabile dell’1-2% di tutte le neoplasie e del 10-15% dei tumori ematologici. Colpisce soprattutto gli anziani, con un’età media alla diagnosi di circa 70 anni (solo il 2% dei pazienti ha meno di 40 anni); inoltre, è leggermente più diffuso negli uomini.
L’incidenza stimata è di circa 39.000 nuovi casi ogni anno in Europa. Secondo la decima edizione de ‘I numeri del cancro in Italia’, pubblicata nel 2020 dall’Associazione italiana registri tumori (Airtum), in collaborazione con l’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom), riporta che nel nostro Paese ogni anno si stimano circa 5.700 nuovi casi di mieloma multiplo, con un’incidenza di 3.019 casi negli uomini e 2.740 nelle donne. In Italia, il mieloma multiplo rappresenta l’1,5% di tutti i tumori diagnosticati nella donna (7,7 casi ogni 100.000 abitanti per anno) e l’1,6% di tutti i tumori diagnosticati nell’uomo (11,1 casi ogni 100.000 abitanti per anno).