police ga1261ab22 1920
police ga1261ab22 1920

Cinema Tedesco Oggi


Cinema Tedesco oggi 1871-2021:

Il cinema racconta 150 anni di Germania dalla proclamazione ad oggi
presenta

TRANSIT (La donna dello scrittore) Germania, 2018, colore, 101’, v.o. sott.it., regia di Christian Petzold
Cagliari, Domenica 5 Dicembre 2021, ore 11:00 Cinema Odissea, Viale Trieste 84
Ingresso gratuito, obbligo di Green Pass
La ventunesima edizione della rassegna Cinema Tedesco oggi dell’ACIT Cagliari cambia sede e prosegue domenica 5 dicembre, alle ore 11:00, presso il Cinema Odissea di Cagliari, col film Transit (titolo italiano: La donna dello scrittore) di Christian Petzold.

Il regista rielabora l’omonimo romanzo di Anna Seghers, una delle più importanti scrittrici della letteratura tedesca contemporanea.

L’opera, basata su esperienze autobiografiche, racconta il dramma dei profughi tedeschi della Germania nazionalsocialista.

Temi della fuga, della lotta

Il film di Petzold è però trasferito ai giorni nostri – perché i temi della fuga, della lotta per la sopravvivenza, dell’amore e della morte sono anche oggi di straordinaria attualità.
La rassegna è realizzata col contributo

  • della Regione Autonoma della Sardegna,
  • Assessorato PI, BBCC,
  • Informazione, Spettacolo e Sport,
  • del Comune di Cagliari, Settore Cultura e Spettacolo.

Transit

  • Sceneggiatura: Christian Petzold,
  • Fotografia: Hans Fromm,
  • Montaggio: Bettina Böhler,
  • Musica: Stefan Will
  • Interpreti: Franz Rogowski,
  • Paula Beer,
  • Godehard Giese
  • Lilien Batman,
  • Maryam Zaree
  • Barbara Auer
  • Matthias Brandt.
  • Produzione: Schramm Film Körner & Weber.

Cinema che parla delle truppe tedesche


Le truppe tedesche hanno raggiunto Parigi e ora scendono verso il sud della Francia. Georg, un rifugiato tedesco, è riuscito a raggiungere Marsiglia.

Ha con sé i documenti, un visto per l’ambasciata messicana e il manoscritto di un romanzo di Weidel, uno scrittore che si è suicidato temendo di essere catturato. Georg ha assunto la sua identità ed ora è alla ricerca di un passaggio su una nave americana.

Ma l’incontro con Marie, una giovane donna che è in cerca del marito scomparso e che nel frattempo si è legata a un medico, lo porta a cambiare i suoi progetti.
Christian Petzold era entrato in contatto con il romanzo Transit della grande scrittrice Anna Seghers grazie ad Harun Farocki, suo co-sceneggiatore che, nato nei Sudeti nel 1944 da genitori profughi, era particolarmente interessato al soggetto.

Petzold sente la necessità di spostare la vicenda nel presente

Il protagonista del libro era un comunista che cercava temporaneo rifugio in una “zona libera”. Quando però realizza il film, Petzold sente la necessità di spostare la vicenda nel presente.

Il film, evitando la ricostruzione d’epoca, offre così una nuova significazione alla storia. In tempi di risorgenti nazionalismi mostra come la lezione della Storia potrebbe essere facilmente dimenticata per farci ripiombare in un passato purtroppo perfettamente riproducibile.

Il film è comunque molto legato alla struttura letteraria e affida alla voce narrante la descrizione dei sentimenti e dei pensieri dei protagonisti, anche se gli attori, in particolare Franz Rogowski e Paula Beer, forniscono una prestazione eccellente.

Questo elemento non riesce però ad inficiare la descrizione accurata di quella “no man’s land” che diventano i luoghi di confluenza di coloro che stanno sfuggendo a una persecuzione.

Georg, Richard, Marie, Driss, figlio di un compagno di fuga del protagonista che non ce l’ha fatta, sono dei fantasmi degli esseri umani che furono.

Sono, appunto, in transito o ne cercano uno. Le loro esistenze sono sospese tra la vita e la morte, che si avvicina giorno dopo giorno o che può coglierli in maniera inattesa.

Questa condizione esistenziale che, con pelli di colore diverso, ancora centinaia di migliaia di persone stanno vivendo, viene declinata nell’apparente quiete di una solare città di mare.

Marsiglia diviene così un luogo di intreccio di vite che aspirano a tornare a vivere nel senso pieno del termine e che tendono, anche se talvolta inconsciamente, a poter riprendere in mano un destino che non riguarda solo loro.

About Andrea Perra

Sono un ragazzo a cui piace molto fare sport divertirmi e socializzare con le persone. Mi piace scrivere, ascoltare musica e gli animali. Mi piace pure fare rime e viaggiare .Sono amante del calcio infatti tifo il Cagliari. Ho studiato nella facoltà di scienze politiche e dopo aver conseguito la laurea ora sto studiando per diventare Consulente del lavoro.

Controlla anche

gioco d'azzardo noir

Il fascino del gioco d’azzardo nei film noir: mistero e seduzione

Il gioco d’azzardo ha sempre avuto un posto speciale nel genere noir, uno dei più …