Lo spreco alimentare è contrario all’etica
Lo spreco alimentare è quello più vistosamente contrario all’etica, al rispetto ambientale ed al buonsenso, in tempi di crisi economica.
Nonostante i buoni propositi, sprechiamo circa 65 kg di cibo a testa all’anno, a cominciare dai freschi come verdura, frutta, pane e prodotti lattiero caseari.
L’importanza della lotta allo spreco alimentare è testimoniata anche dall’obiettivo dedicato al consumo e alla produzione sostenibili, nel quale rientra il cibo e il valore che esso rappresenta per l’umanità.
L’indagine
Adiconsum ha condotto un’indagine, nell’ambito del progetto “2GETHER2GREEN” e l’ha presentata a Roma invitando esperti, accademici e istituzioni a commentarne i risultati.
L’indagine ha studiato la correlazione tra lo spreco alimentare e il modo di fare la spesa.
L’indagine ha fatto emergere anche il valore dell’esperienza, l’importanza di conoscere tecniche e buone prassi di conservazione.
Gli italiani aspettano con ansia APP, frigoriferi intelligenti e smart packaging, riutilizzare gli avanzi o quel che resta in dispensa e tenere d’occhio le scadenze.
Il questionario
Il questionario ha chiesto agli intervistati di definire la loro esperienza d’acquisto, identificandola con uno dei 4 film che i ricercatori hanno associato alle varie tipologie di consumatori:
“Rambo”: è il consumatore che entra, compra rapidamente, è sistematico e abitudinario. Profilo di spreco: medio
“Vacanze romane”: è il consumatore che, senza una lista, si aggira tra gli scaffali con calma. Acquista troppo, è il campione dello spreco
“Zombie”: è il consumatore che fa la spesa controvoglia e riempie il carrello con cibo generico senza porre particolare attenzione a quello che acquista, né per salubrità, né per sostenibilità. Ha un frigo disordinato e non legge mai le etichette. Profilo di spreco: elevato
“Predator”: è il consumatore che fa la spesa con un occhio attento al risparmio, armato di volantini, tessere e buoni sconto. Spreca davvero poco, meno di tutti, perché ha tempo e determinazione, ma vuole anche “battere il sistema”. Profilo di spreco: basso.
La nostra indagine ha evidenziato che ci sono ancora margini per incidere sullo spreco “evitabile” su quegli errori quotidiani che riempiono il bidone della spazzatura. Il progetto “2GETHER2GREEN” vuole offrire informazioni chiare ed affidabili in modo da concretizzare il loro desiderio in scelte di acquisto consapevoli e sostenibili.
L’industria degli elettrodomestici è da anni fortemente impegnata sul tema della sostenibilità. Lo sviluppo ed introduzione sul mercato di prodotti innovativi e tecnologicamente avanzati ha segnato un considerevole miglioramento anche per quanto riguarda la conservazione degli alimenti. La riduzione degli sprechi alimentari, tuttavia, non può prescindere da un pieno e consapevole coinvolgimento del consumatore. La nostra Industria si è impegnata a prendere parte a questo progetto, contribuendo con entusiasmo alla creazione di un’economia circolare.