Progetto promosso da Fabbrica Sociale che nasce nel programma “cambiaMenti” di Sardegna Ricerche
Presentato martedì 7 dicembre il progetto “In tessere. Ricuciamo il tessuto sociale” presso l’Auditorium della scuola primaria Sergio Atzeni di Mulinu Becciu. L’installazione realizzata dall’artista Antonella Muresu fa parte di un progetto di rigenerazione urbana promosso da Fabbrica Sociale. Si tratta di una realtà da tempo impegnata a trovare soluzioni “condvise e partecipate” al bisogno di “identità e di significative relazioni di comunità” tra i residenti di Mulinu Becciu e Su Planu. In particolare “In-tessere. Ricuciamo il tessuto sociale” è finanziato dall’Unione Europea con il supporto di Sardegna Ricerche e della Regione Sardegna.
“Di questo progetto ci ha colpito il modello associativo -commenta Ilaria Trudu di Sardegna Ricerche-, soprattutto il coinvolgimento della popolazione “più adulta” che va dai 50 ai 70 anni di età, spesso oggetto di esclusione sociale”.
Installazione di Arte urbana
Al centro quadrati di tessuto per ricucire, grazie al filo d’arte, nuovi rapporti di comunità tra le persone e i luoghi che abitano. Non solo anche tra cittadini e amministratori. Tessere di creatività che a centinaia cucite una all’altra danno vita a una installazione di Arte urbana colletiva che giovedì 9 dicembre unirà simbolicamente i due plessi scolastici di Mulinu Becciu (Cagliari) e Su Planu (Selargius). I partecipanti hanno scelto liberamente le tecniche di realizzazione: uncinetto, maglia, tessuto e ricamo col solo vincolo delle misure delle tessere 30x30cm.
“La risposta dei residenti – spiega Maria Grazia De Vita, una dei fondatori della Fabbrica Sociale-, ha superato ogni nostra aspettativa. Infatti in poco più di un mese abbiamo ricevuto oltre 1500 tessere realizzate nei modi più disparati dai cittadni, scuole, associazioni e realtà diverse che operano nei due quartieri”.
Negli ultimi anni Antonella Muresu ha incentrato la sua ricerca artistica sulla “costruzione di legami tra le persone“. Inoltre le sue opere sono protagoniste di diverse mostre collettive e personali nell’Isola e nella Penisola. Attualmente vive e lavora in Sardegna.
“Quello realizzato – precisa la Muresu-, è un intervento di arte relazionale. Le tessere realizzate rappresentano metaforicamante le persone ,che attraverso l’intervento artistico, si uniscono tra loro nelle installazioni ricostruendo un tessuto sociale unito, compatto e solido”.