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Conf Ricerca Convegno

Il futuro sostenibile della mobilità

L’Università di Cagliari lancia la sua terza Conferenza della Ricerca per la mobilità sostenibile

Terza Conferenza della Ricerca sulla mobilità sostenibile venerdì 17 dicembre, in presenza e trasmessa anche in diretta web. L’obiettivo è fare il punto su questa fase cruciale, in cui la comunità scientifica deve rivedere le priorità; in un mondo talmente interconnesso che ogni azione locale assume anche una valenza planetaria, e viceversa.

Evento nell’aula magna di Ingegneria (via Marengo 2), dalle 9,30 alle 13,30. Dopo i saluti istituzionali e l’apertura dei lavori, a cura dei rappresentanti dei vertici universitari, sono in programma diversi interventi. Saranno quelli di Italo Meloni e Gianfranco Fancello (Dicaar); di Elisabetta Cherchi (Newcastle University), Glenn Lyon (University of the West of England, Bristol), Matteo Colleoni (Università Milano-Bicocca), Francesco Piras e Patrizia Serra (Cirem). Atteso inoltre il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu, anche in qualità di delegato nazionale dell’Anci per la Mobilità sostenibile.

L’obiettivo di un’economia dell’UE a impatto zero sul clima entro il 2050 richiede ai trasporti ed alla mobilità una riduzione del 90% delle emissioni entro il 2050. Affrontare la crisi climatica e ambientale è la sfida decisiva del nostro tempo ed è un’opportunità per rilanciare le nostre economie in modo sostenibile. I trasporti e la mobilità, sono l’unico settore economico in cui le emissioni di gas serra sono più elevate rispetto al 1990; emissioni che hanno ripreso a crescere dal 2013 nonostante gli sforzi di mitigazione intrapresi.

Una nuova grande sfida aspetta la ricerca per realizzare un futuro sostenibile della mobilità. L’obiettivo è di rendere ogni modalità di trasporto più pulita; rendere più disponibili e diffuse alternative sostenibili, intelligenti, efficienti; infine mettere in atto i giusti incentivi perché le persone siano stimolate a comportamenti di viaggio sostenibili. Il Dicaar intende anche offrire all’ateneo ed a tutti i suoi specialismi tavoli di discussione e confronto. Pandemia e cambiamento climatico vedono l’Unione Europea farsi portatrice di una visione: il Green Deal. Questa chiama la comunità scientifica, insieme a tutti gli attori sociali ed economici, ad una profonda revisione dei suoi paradigmi costitutivi.

Le sfide da affrontare

L’obiettivo delle emissioni zero al 2050, e la riduzione del 55% al 2030 comporta diverse sfide. Tra queste: una radicale riorganizzazione di tutti i processi produttivi per costruire una economia circolare e dissociare la crescita economica dal consumo di risorse; una riforma non meno radicale dei grandi consumatori di energia, i sistemi urbani e insediativo-infrastrutturali, la mobilità e l’edilizia; la fuoriuscita dal modello energetico basato sulle fonti fossili e la loro sostituzione con fonti di energia rinnovabili; e infine un patto per una società più equa; il fine è progettare nuove relazioni tra la specie umana e l’ambiente, e tra persone, nuove qualità e spazi di vita e di lavoro, più sani e sostenibili. Queste sfide possono essere vinte solo con una cultura della complessità. Bisogna affrontarle non più secondo modelli di sviluppo lineari e unidimensionali; ma investendo sull’esplorazione delle nuove frontiere delle relazioni tra le discipline e i saperi.

Il Dicaar sta promuovendo un percorso che si svilupperà a partire dal mese di ottobre 2021 e si concluderà nel mese di febbraio 2022; un percorso per approfondire argomenti cruciali, progetti e programmi di ricerca e formativi che possono orientare verso paradigmi innovativi. Tutto questo nell’ottica del Green Deal. Le iniziative sono volte a privilegiare i tematismi che offriranno una visione intersettoriale e relazionale dei problemi; a recepire gli approcci che incorporano le potenzialità degli strumenti della digitalizzazione; a rompere le barriere alla comunicazione e allo scambio tra le scienze e le tecnologie “dure” e le discipline storico-umanistiche ed economico-sociali.

About Michela Serreli

Diplomata al liceo scientifico Euclide di Cagliari e laureanda in Lingue e comunicazione presso l'Università degli Studi di Cagliari. Appassionata di giornalismo e cinema.

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