Fondatore della Clinica pediatrica e della Scuola di Pediatria dell’Università di Sassari, Americo Filia, si scontrò contro l’idea di una sola università per ogni regione italiana.
Dopo aver ottenuto la laurea in Medicina e Chirurgia all’Università di Torino nel 1908, Americo Filia si trasferì a Roma per studiare Pediatria nella Scuola di Pediatria del Professor Luigi Concetti, diventandone Assistente. Il professor Concetti fu tra i fondatori della Società Italiana di Pediatria, fondata a Torino nel 1898, nello stesso periodo in cui dirigeva l’Ospedale Bambin Gesù di Roma.
Filia rimase a Roma fino al 1911 quando, all’età di 38 anni, decise di ritornare nella sua città natale per accettare l’insegnamento di Pediatria. La sua carriera accademica fu rapida: diventò Professore Ordinario nel 1917, direttore della Scuola di Medicina e Chirurgia nel 1918 e Rettore dell’Ateneo nel 1919. In conseguenza di questa nomina, Amerigo Filia fu il primo pediatra italiano ad assumere alte cariche nel mondo accademico.
Si distinse come fondatore della Clinica pediatrica e della Scuola di Pediatria dell’Università di Sassari, entrambe le prime in Sardegna, e nel 1923 riuscì a impedire la soppressione dell’Università di Sassari, prevista dalla riforma Gentile, che voleva una sola università per ogni regione italiana.
Il Rettore Filia
Il Rettore Filia si distinse come fautore del restauro del palazzo dell’Università e della costruzione degli Istituti scientifici e clinici. Fino a quel momento gli istituti scientifici erano ospitati in semplici appartamenti e risultavano inadeguati, oltre che molto costosi da mantenere.
Dopo la sua morte, venne inaugurata la nuova sede degli Istituti scientifici. Dalla loro costruzione si ottenne un incremento dei finanziamenti da 6 ad 11 milioni di lire. Il Professor Giuseppe Macciotta, suo assistente, nel 1927 ebbe l’onore di presiedere la seduta di inaugurazione della nuova clinica.
Prof. Filia si dedicò allo studio delle secrezioni renali di alte dosi di arsenico oltre che agli effetti dei Lactobacilli nei bambini. Tra le sue indagini scientifiche degne di nota vi sono le ricerche sulla tubercolosi renale ed echinococcosi polmonare infantile.
Filia morì improvvisamente nel 1925, all’età di 52 anni, mentre partecipava, a Roma, a un concorso universitario in qualità di commissario. Nonostante avesse avuto problemi cardiaci, grazie al suo alto senso del dovere per il mondo accademico, partì per il suo ultimo viaggio verso la Capitale