Sarà proiettato per la prima volta a Cuglieri, il 27 dicembre nell’ex Seminario pontificio alle ore 18.30, il documentario “Fogu”
Realizzato da Ottavio Mura e Massimiliano Marraffa con la produzione della Helix Pictures. L’anteprima, aperta gratuitamente ai cittadini, è organizzata con l’Associazione Montiferru e con il patrocinio dell’amministrazione comunale. “Il documentario “Fogu” ripercorre, grazie ai racconti degli abitanti, degli allevatori, quelle tragiche ore che hanno segnato il destino di un territorio per i prossimi decenni. L’intento di far arrivare un monito attraverso un filmato testimoniale denso di emozioni”.
Una ferita che dal luglio scorso è ancora aperta in tutte le comunità colpite dalla furia delle fiamme. Boschi, oliveti e pascoli del Montiferru e della Planargia. Ha messo in moto una reazione della società civile tra manifestazioni di solidarietà giunte dai quattro angoli dell’Isola. L’avvio di laboratori di confronto nati dal basso, fra i cittadini, come l’Associazione Montiferru.
Il duro lavoro e la distruzione
“Da alcuni mesi ci siamo messi subito a lavorare per tenere innanzitutto viva l’attenzione dei media e quindi delle istituzioni. Incontrando i cittadini ci siamo riuniti in associazione e stiamo cercando di coinvolgere tutti i soggetti interessati alla rigenerazione del nostro territorio”. Lo ha detto il presidente dell’Associazione Montiferru, Pier Paolo Arca. Ci dice anche che la rinascita e la ripresa della nostra storia dipendono tanto da quanto siamo disposti a crederci soprattutto noi cittadini. La nostra associazione cresce sempre di più e rinnoviamo l’appello a contattarci a tutti i soggetti interessati”.
Mura e Marraffa hanno inoltre spiegato che il loro documentario è il racconto di una storia d’amore. Non è solo la constatazione della fine di un ciclo di vita, ma una luce di speranza alimentata prima di tutto dalla solidarietà con la quale questa terra è stata supportata e raccontata. Si ha la certezza che anche attraverso un documentario si possa conoscere, comprendere, e soprattutto si possa imparare soffermandosi nella memoria dei fatti.