Lorenzo già a sei anni sognava di diventare un pilota di formula 1 e ripercorrere le gesta del suo idolo Kimi Räikkönen. Grazie ad Elèt Eventi lo abbiamo incontrato ed intervistato
Il primo regalo è stato un go-kart a pedali, con il quale scorrazzava tra i parchi di Assemini, nell’hinterland di Cagliari.
Protagonista di un’intervista ha svelato come è nata la sua passione e come la sta coltivando, col sogno futuro di diventare un professionista.
La passione per i motori:
Lorenzo afferma che ad avergli tramandato questa passione sia stato il padre.
“Sin da piccolo osservavo le macchine e venivo incuriosito dalla meccanica. Guardavo i rally e se c’è un pilota nel quale vorrei riconoscermi è sicuramente Kimi Räikkönen. Prima di mettere le mani sul volante mi isolo con cuffie e musica, poi penso solo ad andare veloce. Non nascondo che la velocità regali veramente belle soddisfazioni“.
Il motorsport:
“Il motorsport è una disciplina che ti mette sempre alla prova”, afferma lorenzo. “Quando sono in pista cerco sempre di essere molto preciso, penso solo all’andare forte e alla curva successiva. Invece, quando sono in gara, per quanto mi sia capitato di stare ruota a ruota con l’avversario, cerco sempre di mantenere il controllo, senza mai esagerare! Questo sport insegna a essere rispettosi dell’avversario, a raggiungere il limite ma mai superarlo”
L’allenamento:
“Non mi alleno solo in kartodromo, dove principalmente alleno i riflessi, la parte alta del corpo. A casa ho un simulatore con volante e sedile da corsa. Poi vado a correre oppure in bici. Devo dire però che prende più tempo contattare sponsor che allenarsi! Quando i campionati stanno per iniziare i tempi sono ristretti per chiudere partnership con le aziende, che mi permettono di gareggiare. Senza questi contributi non avrei potuto fare test importanti anche a livello internazionale e guidare kart da competizione.”
Competizioni:
“Grazie a uno sponsor importante ho potuto partecipare a sei weekend di gara di Formula X – Trofeo Predators, esordendo ad aprile 2021 nella pista di Varano, dove sotto un forte diluvio ho comunque fatto un buon tempo guidando una vera e propria macchina da corsa. Dopo l’ultima gara, sono determinato a concludere il campionato nel miglior modo possibile, a metà novembre a Misano, possibilmente sul podio.”
Conclusioni:
“Il mio sogno è raggiungere la Formula 1, ma sono un ragazzo con i piedi per terra, per questo punto a una categoria che mi permetta di acquisire esperienza e mettere in mostra le mie capacità dietro al volante. Per diventare un giorno un pilota professionista.”