Screening su base volontaria
“L’idea è di rientrare a scuola il 10 gennaio, considerato che il 7 è venerdì, ma la decisione verrà presa comunque a livello nazionale”.
Lo ha confermato all’ANSA l’assessore della Sanità della Regione Sardegna, Mario Nieddu, prima di prendere parte alla conferenza delle Regioni convocata anche per discutere la bozza da proporre al Governo per gestire i contagi nelle classi alla ripresa della scuola dopo le vacanze di Natale.
Intanto, per un ritorno in aula in sicurezza, l’assessore spiega che la Regione è al lavoro per prevedere “uno screening su base volontaria”.
Presumibilmente, come ha ipotizzato ieri l’assessore dell’Istruzione, Andrea Biancareddu, si avvierà una campagna di tamponamenti a campione, probabilmente nel sud Sardegna dove si è registrato l’aumento più consistente dei contagi
Il Ministero della Salute con la circolare 0008722 del 7 agosto 2020 ha fornito indicazioni operative che declinano le modalità di svolgimento di questo programma.
In particolare, lo screening riguarda il personale docente e non docente,
- operante nei nidi,
- nelle scuole dell’infanzia,
- primarie
- secondarie pubbliche,
- statali e non statali,
- paritarie e private e negli istituti di formazione professionale.
L’adesione alla campagna è volontaria e gratuita.
La campagna di screening avviene mediante la somministrazione di un test rapido con esecuzione del prelievo attraverso la digitopuntura (raccolta di sangue capillare tramite una piccola puntura del polpastrello).
Nel caso di esito negativo al test il soggetto non ha obblighi né adempimenti da rispettare e non è prevista la consegna di referto.
Nel caso di esito positivo o dubbio al test il soggetto fa un accertamento mediante l’effettuazione di tampone nasofaringeo nella stessa giornata e in attesa dell’esito del tampone deve osservare l’isolamento domiciliare fiduciario.
In caso di esito negativo al tampone il cittadino interromperà l’isolamento; in caso di esito positivo diventerà caso accertato COVID-19, sarà sottoposto all’isolamento obbligatorio e sarà contattato da ATS per l’avvio della sorveglianza e per l’indagine epidemiologica.
Modalità di partecipazione al percorso di screening
Lo screening prevede due modalità di effettuazione:
- mediante il coinvolgimento dei Medici di Medicina Generale che hanno aderito alla campagna e che eseguiranno direttamente il test sierologico presso il proprio ambulatorio;
- mediante strutture dedicate sul territorio messi a disposizione dalle ASST presso le quali sarà possibile effettuare il test.