Pfizer e BionTech insieme per il primo vaccino mRna contro herpes zoster
Dopo l’alleanza che ha portato al primo vaccino contro Covid-19, Pfizer e BionTech annunciano di aver firmato un nuovo accordo di collaborazione. L’obiettivo è quello di sviluppare un potenziale, primo vaccino a base di mRna per l’herpes zoster. Le due aziende puntano ad avviare gli studi clinici nella seconda metà del 2022.
Secondo i termini concordati, le aziende utilizzeranno la tecnologia antigenica di Pfizer e la tecnologia della piattaforma mRNA di BioNTech, che è già utilizzata nel loro vaccino COVID-19 Comirnaty. Le case farmaceutiche condivideranno i costi di sviluppo; Pfizer avrà i diritti di commercializzare il potenziale vaccino contro l’herpes zoster su base globale, tranne che in Germania, Turchia e alcuni paesi in via di sviluppo dove BioNTech deterrà i diritti.
L’herpes zoster, causato dal virus dell’herpes zoster (HZV), è una malattia dolorosa e talvolta debilitante che nel corso della sua vita colpisce una persona su tre negli Stati Uniti. L’HZV è una forma cronica del virus della varicella zoster, che causa l’infezione della varicella. Dopo l’infezione, il virus rimane dormiente nelle cellule nervose umane e può riattivarsi più tardi nella vita stimolato da vari trigger; tra cui lo stress dovuto a qualcosa che compromette il sistema immunitario. Si tratta del terzo accordo fra il colosso Usa e l’azienda biotech tedesca sul fronte delle malattie infettive, dopo la collaborazione avviata nel 2018 per il vaccino antinfluenzale e quella del 2020 contro Covid-19.
L’herpes zoster, causato dal virus dell’herpes zoster (HZV), è una malattia dolorosa e talvolta debilitante che nel corso della sua vita colpisce una persona su tre negli Stati Uniti. L’HZV è una forma cronica del virus della varicella zoster, che causa l’infezione della varicella. Dopo l’infezione, il virus rimane dormiente nelle cellule nervose umane e può riattivarsi più tardi nella vita stimolato da vari trigger; tra cui lo stress dovuto a qualcosa che compromette il sistema immunitario. Si tratta del terzo accordo fra il colosso Usa e l’azienda biotech tedesca sul fronte delle malattie infettive, dopo la collaborazione avviata nel 2018 per il vaccino antinfluenzale e quella del 2020 contro Covid-19.