L’ultima grande opera incompiuta del premio Nobel per la letteratura sarà portata in scena da Teatro Zeta l’Aquila e del Teatro Instabile Paulilatino
Sul palco del Cine Teatro Astra “I giganti della Montagna” di Luigi Pirandello
Prosegue al Cine Teatro Astra venerdì 14 gennaio alle 21 il Festival “Etnia e Teatralità” organizzato dalla compagnia Teatro Sassari. L’appuntamento con la grande prosa presenta l’ultima opera scritta da Luigi Pirandello e rimasta incompiuta: “I Giganti della montagna”.
Lo spettacolo è una coproduzione del Teatro Zeta l’Aquila e del Teatro Instabile Paulilatino. La regia di Manuele Morgese con le coreografie di Francesca La Cava. Gli attori Manuele Morgese, Monica Pisano, Aldo Sicurella, Marta Proietti Orzella e Giuseppe Vignolo insieme al gruppo dei Comici e degli Scalognati. Portano in scena le vicende della compagnia della contessa Ilse che arriva alla villa detta “La Scalogna” dove vive un gruppo di diseredati, guidati dal “mago Cotrone” che dà loro rifugio. Cotrone, personaggio dietro il quale traspare l’animo dello stesso autore. Il perno centrale del dramma, il grande burattinaio che tiene i fili del gruppo ammassato nella villa abba ndonata e infestata dagli spiriti.
Cotrone è un personaggio che vive nella folle concezione che il teatro sia un luogo magico. In cui i personaggi vivono di vita propria, generati dalla testa dell’autore. Il teatro in questa visione deve vivere in un luogo protetto, lontano dalla società volgare e dal progresso tecnologico. Lontano dai Giganti: uomini mostruosi abbrutiti dalla vita quotidiana del mondo contemporaneo. Loro hanno abdicato dalla loro funzione etica e morale della società a favore della nuova divinità del progresso.
Pirandello iniziò la stesura dell’opera tra il ’30 e il ’31. Il primo atto, con il titolo I fantasmi. Il secondo atto nel novembre del ’34 sulla rivista Quadrante. Pirandello non riuscì a scrivere per esteso il terzo atto. Fu tracciato su indicazione del padre morente, dal figlio Stefano.