Viaggio sul filo delle emozioni con “I Temperamenti dell’Amore”, nuova creazione del coreografo Marco Batti
Sotto i riflettori Elena Badalassi, Melvin Boschat, Matilde Campesi, Ramon Ceñera Castaño, Filippo Del Sal, Chiara Gagliardo, Giuseppe Giacalone e Elena Lannotta.
Incarnano le differenti sfaccettature e declinazioni del sentimento più universale, in un avvincente racconto in quattro quadri sulle note evocative di Ludwig van Beethoven. I costumi di Jasha Atelier che tracciano altrettante pennellate tra geometrie di corpi in movimento ispirate alle segrete ragioni del cuore.
Focus sulle umane passioni con “I Temperamenti dell’Amore” con regia e coreografia di Marco Batti. Un intrigante Balletto moderno. Dove l’eleganza e la tecnica della danza classica e contemporanea si sposano alle suggestioni della musica. Restituiscono sensazioni e stati d’animo.
Labirinti del cuore e della mente
“I Temperamenti dell’Amore” di Marco Batti indagano nei labirinti della mente e del cuore. In luce aspetti diversi, perfino opposti e ipotetiche reazioni di fronte alla scoperta di inattese “affinità”. Senza troppo indulgere alla tentazione del “romanticismo”. Il coreografo propone le molteplici interpretazioni di un sentimento trasfigurandole attraverso il linguaggio della danza.
Una pièce coinvolgente che attraverso la grammatica dei corpi e le invenzioni musicali del grande compositore tedesco suggerisce una riflessione sulle relazioni umane. Un ideale itinerario attraverso l’immaginario e le suggestioni poetiche e letterarie, che sfida le convenzioni e la realtà presente . Regole del “distanziamento sociale” e le convenzioni. Perfino la passione e la tenerezza son diventate un miraggio o meglio una proiezione “virtuale” nel tempo “sospeso” della pandemia.
L’arte e la cultura hanno pagato un altissimo prezzo in quest’epoca complessa. Nel difficile equilibrio tra i tentativi di contenimento dei contagi e le scelte economiche. La chiusura dei teatri, come delle palestre e delle scuole. L’amore “negato” diventa così anche un simbolo della impossibilità di esprimersi. In assenza anziché in presenza, fuori dalla dimensione dell’hic et nunc. «Questo viaggio nei sentimenti – sottolinea Marco Batti – è anche un messaggio di speranza e rinascita. La danza in un periodo in cui è stata troppo spesso dimenticata».