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L’83% degli italiani cancellerebbe in maniera permanente un post pubblicato in passato
Kaspersky ha condotto un sondaggio a livello europeo sull’uso consapevole dei social. L’indagine riguarda il livello di consapevolezza e le abitudini degli utenti nei confronti della privacy online e della propria impronta digitale. Dal sondaggio emerge come la percezione di entrambe differisca in base al paese e alla generazione di appartenenza. In particolare la Generazione Z in Italia si è dimostrata poco attenta quando si parla di controllo dei propri dati online. Infatti l’83% ha dichiarato che cancellerebbe in maniera permanente un post pubblicato in passato. I risultati della ricerca mostrano che si tratta di un problema rilevante in tutti i paesi e la maggior parte degli intervistati non è sicura di avere il controllo della propria presenza digitale.
Il sondaggio aveva l’obiettivo di individuare quelle che sono le convinzioni errate in merito al livello di controllo che gli utenti percepiscono di avere sulla propria identità online. Molti utenti sono erroneamente convinti che gli account e i post dei social media possano essere cancellati definitivamente in qualsiasi momento.
Bisogna prestare attenzione quando mettiamo i like sui social media, perchè possono avere un effetto significativo sulla percezione che gli altri hanno di noi. Gli utenti di tutta Europa concordano sul fatto che le azioni online possano avere delle conseguenze. Per questo motivo sostenengono anche che alcuni argomenti siano più rischiosi e provocatori di altri e possano avere un impatto sulla reputazione delle persone e persino sulle loro prospettive di lavoro. Secondo il 41% degli italiani i post offensivi nei confronti delle persone disabili e quelli che si schierano contro la vaccinazione anti-Covid 19 sono potenzialmente i più dannosi per le prospettive di lavoro o per le relazioni. Seguono l’utilizzo di un linguaggio transfobico (37%) e le posizioni negazioniste sui cambiamenti climatici (31%).
