Il talento ritrattistico di Brokken racconta di Cagliari alla scoperta di Eva Mameli Calvino, madre di Italo e prima donna a dirigere un Giardino botanico in Italia.
Bibliofilo, esploratore, flâneur, viaggiatore curioso, esteta, fine osservatore e paziente ascoltatore. Jan Brokken ha dedicato la vita a inseguire le sue passioni: l’arte, la poesia, la musica, l’architettura. Ma soprattutto è uno scrittore che ha messo il suo prodigioso talento ritrattistico al servizio dei grandi uomini e delle grandi donne che di queste arti sono stati i massimi interpreti, nel Novecento e non solo.
Un viaggio attraverso il tempo e i continenti. Brokken accompagna il lettore incontrando le strade, le case, i paesaggi e le persone che li hanno ispirati. In Italia, la Bologna di Giorgio Morandi, Bergamo dove nacque e morì Gaetano Donizetti. In Europa la Düsseldorf dell’artista Joseph Beuys, la Parigi dove Erik Satie si incontrava con Picasso, Djagilev e Cocteau. E poi Amsterdam così cara a Gustav Mahler, San Pietroburgo per ripercorrere la tormentata vicenda musicale di Šostakovič. Si arriva fino a Cagliari per un incontro speciale con Eva Mameli Calvino. Parliamo della madre di Italo Calvino, illustre naturalista e prima donna a dirigere un Giardino botanico in Italia.
Una raccolta di brevi storie, tra il reportage e l’acquerello. Storie che ci fanno comprendere il legame indissolubile tra la creazione e il luogo dove si origina; insieme tratteggiano il percorso di formazione artistica e umana di grandi personaggi. È sempre da un particolare, da un dettaglio spesso sfuggito ai biografi, dall’osservazione di uno scorcio, che Brokken riesce a creare un itinerario inconsueto attraverso strade già battute perché il viaggio – come scrive Brokken citando Proust – non sta «nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi».
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