Italia migliora la sua posizione nella classifica globale sulla corruzione nei paesi. Nel ranking che dà conto della reputazione di 180 nazioni, l’Italia si attesta al 42esimo posto, con un punteggio di 56, mentre lo scorso anno era 52esima con 56 punti.
La classifica è redatta da Transparency International che spiega che per l’Italia cresce la fiducia internazionale, anche se è ancora lontana la media dell’Unione Europea, che è di 64. In dieci anni sono stati 14 i punti guadagnati dall’Italia. Il progresso, rileva Transparency, “è il risultato della crescente attenzione dedicata al problema della corruzione nell’ultimo decennio e fa ben sperare per la ripresa economica del Paese dopo la crisi generata dalla pandemia”.
Secondo Transparency in quest’ultimo anno 123 paesi sui 180 analizzati presentano ancora importanti problemi di corruzione ed evidenziano un forte rischio di arretramento nella tutela dei diritti umani, nella libertà di espressione e di una crisi della democrazia. A livello globale, Danimarca e Nuova Zelanda rimangono al vertice della classifica, affiancati quest’anno anche dalla Finlandia. La Germania confermata nel gruppo di testa, con 80 punti, il Regno Unito ne ottiene 78, la Francia 71, gli Stati Uniti 67 come lo scorso anno. In fondo alla classifica Siria, Somalia e Sud Sudan.