Una sfida collettiva. La città, la sostenibilità, l’ambiente e la ricerca dell’ateneo. Università di Cagliari
Lo scenario è noto. E spazia tra l’elettrificazione verde e le innovazioni tecnologiche. Ma anche la scienza e la coscienza. Il buon senso e i saperi che accompagnano la transizione energetica. Un tema al centro del dibattito tenutosi stamani con la partecipazione, in rappresentanza dell’Università e del comune di Cagliari.
È un piacere e un onore partecipare a un dibattito con la centro il presente e il futuro energetico della nostra isola. Il nostro ateneo crede fortemente nella sfida dell’elettrificazione. Una sfida, ha spiegato il professor Pilo, ordinario e docente di Sistemi elettrici per l’energia, già direttore del Diee, Dipartimento di ingegneria elettrica ed elettronica.
Un progetto per i sardi e dei sardi. Siamo al lavoro su vettori energetici utili per la transizione. Il progetto Birdi (acronimo di Build the innovative renewable and digitally inclusive “Electrified Sardinia”) che in lingua sarda significa verde, può divenire una best practice. Con Enel Foundation e Politecnico di Torino l’idea è quella di appoggiarci al concetto di triangolo delle elettricità. Il nostro studio per elettrificare la Sardegna punta a conoscere nel dettaglio energetico e dall’interno il territorio. Stiamo studiando gli scenari energetici ma serve un piano e le regole.
L’obiettivo è far crescere la quota di calore per riscaldamento domestica, prodotta con energia elettrica oltre l’attuale 27 per cento o aumentare l’elettrificazione nei settori agrifood, oggi spesso “bio” e di altissima qualità, per renderli, in prospettiva, anche più “verdi”. Lo stesso vale per i trasporti terrestri, privati e pubblici, per i porti e i trasporti marittimi. Elettrificare conviene e tutti gli indicatori economici, sociali e ambientali e sanitari lo confermano. Serve una maggiore produzione di energia rinnovabile da ottenersi con attento uso del territorio bene preziosissimo dei sardi.”