La visione profetica e l’impegno civile di Pier Paolo Pasolini, ma anche il “mistero” ancora irrisolto della sua tragica fine. Ecco il fulcro di “PPP / Un Segreto Italiano” di e con Carlo Lucarelli.
Lo spettacolo è una nuova produzione de La Fabbrica Illuminata e Il Crogiuolo. In occasione del centenario dalla nascita dell’intellettuale, poeta e scrittore, nonché drammaturgo e cineasta.
La produzione è in cartellone in prima nazionale mercoledì 2 febbraio alle 21 all’AMA / Auditorium Multidisciplinare di Arzachena (in collaborazione con Deamater); giovedì 3 febbraio alle 21 all’Auditorium Comunale “Nelson Mandela” di Santa Teresa Gallura; sotto le insegne della Stagione di Prosa 2021-2022 organizzata dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna.
L’argomento
Un recital appassionato e coinvolgente per rievocare una figura chiave della cultura italiana del Novecento. Carlo Lucarelli racconta l’artista e soprattutto il “narratore civile”, acuto e vigile testimone del suo tempo. Avverrà attraverso la (ri)scoperta di corsivi ed editoriali custoditi in una soffitta della casa di famiglia a Mordano; e le cronache e le indagini sulla sua morte “annunciata”.
«Il ‘mio’ Pasolini più che il poeta è quello di “Io so”; libro che denuncia i misteri italiani, che costruisce un disegno dietro a tutti questi fatti criminosi ma non riesce a dimostrarlo. Anche la lettura del Pasolini polemista, peraltro attualissimo, è di quelle che insegnano a pensare» afferma il conduttore di “Blu Notte”, autore del romanzo-inchiesta “PPP. Pasolini, un segreto italiano” (Rizzoli, 2015) dove la ricerca della verità su un efferato delitto si intreccia alle vicende tormentate dell’Italia del secondo dopoguerra, tra l’entusiasmo e le illusioni del boom economico e la stagione degli “anni di piombo”.
Sulla falsariga del libro, “PPP / Un Segreto Italiano” è una moderna “affabulazione” incentrata su una delle personalità più interessanti (e controverse) del ventesimo secolo. Autore dall’immenso talento capace di descrivere la realtà più cruda e amara della vita con tratti di puro lirismo.
Le opere di Pasolini dal vivo
Il genio di Pier Paolo Pasolini riaffiora in tutte le sue opere. Una scrittura mimetica e insieme evocativa, quasi “rivoluzionaria” caratterizza i capolavori letterari, da “Ragazzi di vita” e “Una vita violenta”, “Il sogno di una cosa”, “Teorema” e infine “Petrolio”, e anch’essa incompiuta “La Divina Mimesis” di ispirazione dantesca, accanto alle preziose ed emblematiche raccolte di poesie – e fa pendant con la prosa lucida e fluente, a tratti vibrante di indignazione, degli scritti giornalistici e di denuncia.
Nella piena consapevolezza del ruolo e delle responsabilità di un intellettuale, Pier Paolo Pasolini è stato durante la sua esistenza un alfiere della verità, una voce fuori dal coro.
Omicidio (im)perfetto
Tra teatro e cronaca, “PPP / Un Segreto Italiano” ripropone l’enigma dell’assassinio di Pier Paolo Pasolini, tra le molteplici teorie, le indagini, le confessioni e le incongruenze, i processi e le condanne: un delitto sul quale occorre ancora far luce, a quasi cinquant’anni da quel terribile 2 novembre in cui il corpo straziato dell’artista è stato ritrovato all’idroscalo di Olbia.
Un omicidio (im)perfetto che ancora agita le coscienze e turba i sonni, in un’Italia che ancora non ha fatto i conti con la propria storia e in cui i fantasmi del passato continuano a vivere nel presente.
Una narrazione avvincente, un itinerario nella memoria sul filo delle emozioni con “PPP / Un Segreto Italiano”, dove la voce narrante di Carlo Lucarelli si intreccia alle note, con una antologia di canzoni d’autore. Quasi un implicito omaggio al Pasolini-paroliere, autore di testi resi famosi – tra gli altri – da Laura Betti, che affermava: «Non vedo perché sia la musica che le parole delle canzonette non dovrebbero essere più belle.
Ritratto coinvolgente dell’artista
Un intervento di un poeta colto e magari raffinato non avrebbe niente di illecito. Personalmente, credo che mi interesserebbe e mi divertirebbe applicare dei versi ad una bella musica, tanto o samba che sia».
Un ammaliante ritratto d’artista che si tinge, suo malgrado, dei colori del giallo e del noir: un viaggio a ritroso nel tempo, per ritrovare la temperie culturale e politica che ha fatto da cornice e da sfondo all’avventura artistica e umana di Pier Paolo Pasolini, e riscoprire insieme l’immenso patrimonio delle sue opere letterarie e cinematografiche, la forza rivoluzionaria del suo pensiero e della sua arte.