Economia domestica battono la tecnologia sul fronte delle strategie contro lo spreco alimentare
Per l’esattezza dal 3 al 7% in Italia, dal 4 al 9% in Spagna. Partendo dal 5 al 7% nel Regno Unito e in Canada, fino al 9% negli Stati Uniti. Non più del 5% in Russia. Sono i dati dell’Osservatorio Waste Watcher International. Diffusi in vista della IX Giornata nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare. Promossa dalla campagna pubblica di sensibilizzazione Spreco Zero. Con il patrocinio dei ministeri della Transizione Ecologica e degli Affari Esteri, della Commissione Europea e di Rai per il Sociale.
Sono i cinesi i più tecnologici del pianeta in tema di prevenzione dello spreco alimentare. Fino al 17% utilizzano app dedicate, in particolare per monitorare il cibo conservato a casa (17%), ma anche per catturare l’invenduto di negozi e ristoranti.
Secondo la rilevazione, fra le strategie antispreco nelle case prevale ancora il buon senso. La classica lista della spesa viaggia oltre il 70% quasi ovunque.
Si privilegia l’attenzione a verificare e consumare prima i cibi a ridosso di scadenza (4 consumatori su 5 un po’ ovunque); Si pratica spesso il check di frigo, freezer e dispensa per avere la situazione sotto controllo, fra 7 e 8 cittadini su 10 ad ogni latitudine del pianeta, e ci si accerta di aver disposto in evidenza il cibo a ridosso di scadenza, attività che russi e spagnoli eseguono con grande attenzione (84% dei casi) ma anche gli italiani e gli inglesi (79%). È pratica diffusa nei Paesi europei e anglofoni l’assaggio del cibo appena scaduto, per accertarsi se sia ancora buono prima di gettarlo. Ammette di farlo soprattutto spagnoli, inglesi, tedeschi e canadesi (oltre 4 cittadini su 5), a ruota Italia e Stati Uniti, meno convinti di questa pratica i cinesi, solo 1 cittadino su 2.