Omicron e l’elevato tasso di vaccinazioni stanno contribuendo a creare una sorta di tregua
Anche l’Oms si sbilancia con pareri favorevoli, aprendo alla possibilità che la pandemia in Europa possa terminare a breve. Per l’Organizzazione Mondiale della Sanità l’arrivo di Omicron e l’elevato tasso di vaccinazioni stanno contribuendo a creare una sorta di tregua. Preludio alla fine del virus.
Il Covid concede una “tregua” all’Europa. Dopo due anni di emergenza sanitaria ha di fronte a sé un «lungo periodo di tranquillità», possibile preludio della fine della pandemia. Dopo innumerevoli appelli alla cautela. L’Oms invia un segnale di ottimismo, fondato su tre elementi. Gli alti tassi di vaccinazione, la minore gravità di Omicron e la fine dell’inverno in vista. E sulla speranza in una fase migliore stanno puntando sempre più Paesi, con il progressivo abbandono di tutte le restrizioni. Ogni zona dell’Europa è passata al rosso scuro nell’aggiornamento della mappa dell’Ecdc, il centro per il controllo e la prevenzione delle malattie, e questo potrebbe preludere ad un superamento del picco di Omicron in tutto il continente. Non a caso il direttore regionale dell’Oms Hans Kluge, in un colloquio con i giornalisti, si è lasciato andare a previsioni più che ottimistiche.
Gli elementi a favore di questa prospettiva sono il «grande capitale accumulato in termini di immunità naturale e derivata dal vaccino». La fine della stagione fredda ed una «minore gravità di Omicron» rispetto alle altre varianti. Abbastanza da offrire ai governi «l’opportunità di assumere il controllo della trasmissione» del virus.
A patto certo di andare avanti con le vaccinazioni, soprattutto in Europa orientale, ancora indietro con la seconda dose. In alcuni Paesi si procede a buon ritmo, anche con le terze dosi. La prospettiva di un liberi tutti non è più un miraggio.