Cabras, originario di Torpè, tra maggiori specialisti in Italia
L’ospedale San Francesco di Nuoro punta all’eccellenza nel campo dell’Ematopatologia oncologica e chiama il luminare dell’Istituto nazionale dei tumori di Milano, Antonello Domenico Cabras, 59 anni di Torpé, che torna nella sua terra una volta al mese per formare gli specialisti del nosocomio barbaricino.
Chi è Cabras, responsabile dell’Istituto dei tumori milanese
Cabras è il responsabile dell’Ematopatologia dell’Istituto dei tumori milanese ed è referente del corso di formazione per il nosocomio di Nuoro, dal titolo “Approccio multidisciplinare alle malattie linfoproliferative: Ematologo, Radiologo ed Ematopatologo a confronto”, che dal 14 gennaio scorso e per una volta al mese, offre un’opportunità formativa agli specialisti locali coinvolti nella diagnostica e nella terapia dei linfomi e delle leucemie.
L’esperto tornerà venerdì prossimo a Nuoro e affronterà le tematiche oncoematologiche più impegnative, con l’obiettivo di dare gli strumenti specifici per la diagnosi q quindi per mettere in campo le terapie più mirate.
Da quanto tempo collabora all’ospedale nuorese
Cabras collabora dal 2019 con l’ospedale nuorese: tutti i prelievi di tessuto con sospetta diagnosi di malattia ematologica (escluse le biopsie osteomidollari) vengono inviati a Milano dal dottor Cabras con autorizzazione della Direzione Sanitaria del Presidio.
Le sue riflessioni personali
“È un’attività che svolgo senza alcun tipo di tornaconto personale, ma mosso esclusivamente dal desiderio di fare qualcosa di utile per la mia gente – ha spiegato il professionista di Torpé – Nessuna terapia per malattie oncoematologiche può essere somministrata senza una precisa diagnosi e senza aver dato un nome a un tumore che ne definisce la risposta a una determinata terapia. Da circa 3 anni faccio questo per i pazienti ematologici del San Francesco. Da parte mia non posso che esaltare il rapporto di collaborazione con i colleghi di Nuoro e spero di continuare a farlo anche nei corsi di formazione”.