L’ottava edizione di Visioni sarde partirà in tour dalla Turchia a conferma della sua vocazione internazionale.
Il progetto cinematografico
L’ottava edizione di Visioni sarde partirà in tour dalla Turchia a conferma della sua vocazione internazionale. Venerdì 18 febbraio la rassegna sarà trasmessa in streaming sul canale YouTube dell’Istituto Italiano di Cultura di Istanbul.
E’ nata nel 2014 con l’obiettivo di dare spazio e visibilità agli autori sardi: infatti Visioni sarde è cresciuta anno dopo anno. Imponendosi anche oltre confine, come un’importante vetrina del nostro cinema.
I Paesi partecipanti
Quest’anno si guarderà alla Sardegna da: Aberdeen (Scozia), Amburgo (Germania), Amman (Giordania), Argirocastro (Albania), Atene (Grecia). Bilbao (Spagna), Bodio (Svizzera), Città del Messico (Messico), Cracovia (Polonia). Erlangen (Germania), Gold Coast (Australia), Groninga (Paesi Bassi).
Katowice (Polonia), La Plata (Argentina), La Rioja (Spagna), Leuven (Belgio), Londra (Inghilterra), Loughborough (Regno Unito), Lubiana (Slovenia). Maracay (Venezuela), Monaco di Baviera ( Germania), Neuchâtel (Svizzera), Nicosia (Cipro), Oslo (Norvegia). Ottawa (Canada), Porto (Portogallo), Shanghai (Cina), Sydney ( Australia), Tel Aviv (Israele), Timisoara (Romania), Tunisi (Tunisia).
Questa lista di appuntamenti è destinata ad allungarsi; altre città all’estero hanno preannunciato la volontà di aderire al progetto con proiezioni digitali o in presenza. Nella penisola la rassegna farà tappa ad Alessandria; Bologna; Civitavecchia, Fiorano Modenese; Genova, La Spezia, Parma, Piacenza, Roma, Torino, Vercelli e Vicenza. Nell’isola le proiezioni avranno luogo in presenza del pubblico e nel periodo estivo.
I film di Visioni sarde
Il successo di Visioni sarde è dovuto alla qualità dei film proposti dal collettivo Mira (Il Pasquino), Davide Melis (Il volo di Aquilino). Carlo Licheri (L’ultima habanera), Paola Cireddu (L’uomo del mercato). Alice Murgia (Margherita), Sergio Scavio (Marina, Marina!) Naked Panda (Di notte c’erano le stelle) e Roberto Achenza (Un piano perfetto). Con diverse declinazioni stilistiche, propongono voci e immagini che superano i confini dell’isola per rivolgersi ad altre realtà e culture. A conferma del famoso detto di Tolstoj “racconta il tuo paese e sarai universale“.
Alle spalle si muove una complessa organizzazione. E’ resa possibile dalla assistenza creativa e tecnica della Cineteca di Bologna e dal determinante supporto fornito dalla Fondazione Sardegna Film Commission della Regione Autonoma della Sardegna.
Insieme al ruolo fondamentale della FASI e dei dieci circoli dei sardi, che hanno reso possibile nel 2021 lo svolgimento del Festival presso il cinema Lumière di Bologna. All’associazione bolognese “Visioni da Ichnussa” è stato affidato il compito di curare la fase distributiva della rassegna in Italia e all’estero.
Ai tanti che in Italia e all’estero torneranno nelle sale cinematografiche, non ci rimane che augurare una buona visione con i film made in Sardegna.