Dopo l’incontro che si è tenuto due giorni fa in Regione alla presenza dell’assessore regionale ai Trasporti Giorgio Todde, ieri è stato fatto un ulteriore passo avanti in una videoconferenza con i vertici di Upper Sky-Gruppo Aliparma, la società operante nel servizio dei trasporti aerei per una ricca clientela, che si è mostrata interessata alla scalo ogliastrino e alle richieste del Consorzio industriale provinciale Ogliastra, socio unico della società proprietaria della struttura AliArbata.
Al faccia a faccia a distanza hanno partecipato il presidente del Consorzio industriale, Franco Ammendola, l’amministratore unico della Upper Sky-Gruppo Aliparma, Giancarlo Insinna, il direttore generale di Aliparma, Mauro Izzacani, e l’assessore Todde.
Da una parte c’è la società interessata all’aeroporto per la sua clientela charter di lusso, in gran parte magnati arabi, dall’altra il Consorzio che pretende garanzie per il territorio che da quello scalo deve poterne beneficiare sul piano economico, in primis per il turismo locale.
“La trattativa è a buon punto ma non ancora chiusa prima di procedere al contratto scritto bisogna intendersi sull’organizzazione e sulla finalità dell’aeroporto: noi come Consorzio puntiamo all’utilità di questo scalo per il territorio e evidenzieremo tutti i punti in un eventuale atto notarile.
L’attività la dovrà gestire il privato ma vogliamo per iscritto la garanzia che un certo numero di slot vengano dedicati all’economia locale: villaggi e strutture turistiche in genere”. Una volta raggiunti gli accordi verbali la palla passerà a un pool di esperti che verificheranno la fattibilità del progetto sul piano giuridico.
Il nodo dell’Enac dovrebbe rispondere entro il 21 marzo sulla richiesta di rilascio dell’autorizzazione all’aviazione generale, con la riapertura al traffico diurno degli aerei privati, con peso entro le 5,7 tonnellate e massimo 12 passeggeri. In seconda battuta verrà presentata la richiesta per l’autorizzazione all’aviazione civile per i charter turistici fino a 100 passeggeri. Ed è proprio su questo che punta il Consorzio industriale, un punto dirimente per far ripartire l’economia del territorio.