Prodotto made in Sardegna unico del settore premiato in Italia
Il riso made in Sardegna conquista, per la prima volta, Forbes. “Riso Passiu” raggiunge un altro importante traguardo: l’azienda oristanese entra nella classifica delle 100 eccellenze italiane stilata dal prestigioso magazine statunitense.
L’ impresa sarda è l’unica del settore riso in Italia presente nella rivista. Di recente il suo “Carnaroli” è entrato nella “Top Italian Food 2022” del Gambero Rosso. Inoltre rappresenta unica sarda tra le 30 produttrici di riso italiane presenti nella guida. È arrivato questo nuovo riconoscimento da parte della rivista statunitense per le realtà che hanno saputo valorizzare i prodotti del territorio partendo da un’intuizione e coltivandola con esperienza e capacità.
I componenti dell’azienda
L’intuizione si deve a Genesio Passiu. Nel 1975 l’agricoltore vede in questo cereale, al tempo ancora poco diffuso in Sardegna, una grande potenzialità legata alla sua terra, il Campidano di Oristano che si è riscoperto ideale territorio per la coltivazione del riso. Quarant’anni dopo, nel 2015, scende in campo la seconda generazione con un apporto di idee e ricerca per affinare la produttività nel segno della innovazione e sostenibilità in agricoltura.
Il primogenito Felice Passiu dà vita al progetto “Riso Passiu” al quale collaborano il fratello Andrea, responsabile della produzione e naturalmente il padre Genesio. Nei 130 ettari di proprietà dell’azienda sono coltivate sia varietà storiche della risicoltura italiana che di recente costituzione. Riso nero Gioiello Parboiled, Carnaroli Classico, Vialone Nano Classico, Aromatico Gange e Integrale Elettra.
“Una notizia che ci riempie di orgoglio e non può che far bene anche al nostro territorio e all’ intera Sardegna – commenta Felice Passiu, titolare dell’azienda e responsabile commerciale e marketing-, per il nostro riso è un’importante vetrina a livello nazionale e internazionale. IL prestigioso riconoscimento che condividiamo con tutta la squadra – conclude-, è uno stimolo a far sempre meglio. Lo prendiamo come buon auspicio per i nostri futuri progetti”.