“Figu de Pula”, ovvero i rinomati fichi neri, ma anche bianchi e “murra” e il “Pomodoro di Pula” ottengono il marchio di tutela De.co.
Una carta di identità che attesta origine e legame identitario e storico con il territorio pulese. Nel progetto, ideato dal Comune della cittadina turistica del sud ovest della Sardegna in collaborazione con Coldiretti, i due prodotti identitari, assieme ai già registrati “Raviolini di ricotta” e “Sa Tunda” contribuiranno a promuovere il territorio.
Nato nel 2020, il marchio tutela i prodotti dell’agroalimentare ed enogastronomia ma anche artigianato, cultura e tradizioni. “Pomodoro di Pula” e “Figu de Pula” dovranno rispettare un disciplinare in cui sono specificati: legame con il territorio, modalità di coltivazione, caratteristiche del prodotto, confezionamento e etichettatura, commercializzazione e parametri di qualità.
“Pula punta sempre più a un turismo esperienziale anche promuovendo le sue bontà, sapori e ricette di un tempo, l’obiettivo è far entrare sempre più attraverso questi e altri prodotti, il marchio di Pula nei menù di ristoranti, alberghi o agriturismo”. Il territorio di particolari zone come quella denominata Is Figus, permettono di riscoprire una bontà antica, quella del fico, che trova tante applicazioni nella gastronomia, pasticceria e cosmesi.
“Già ai primi del ‘900 dalla spiaggia di Su Forru, l’ attuale Foxi, partivano i barconi con i carichi di prodotti, tra cui questo gustoso frutto destinato al mercato cagliaritano, a rendere poi speciale il pomodoro di Pula, nelle sue varie tipologie, sono il microclima, le temperature, il terreno, la salinità dell’ acqua che gli conferisce un sapore e un colore particolare, la vicinanza dal mare”.
Operatori agricoli e commerciali potranno utilizzare , dopo averlo richiesto, il marchio che il Comune metterà a loro disposizione. Il progetto sarà presentato mercoledì 23 febbraio alle 17.30 presso il Centro Culturale “Casa Frau”.