Prodotta da EDIZIONE STRAORDINARIA S. C. e messa in scena dalla Compagnia del Teatro di Mū al Teatro IL MINORE, presso il Centro Per i Giovani di Via Fontana Vecchia.
Il successo è confermato dai numeri e dal gradimento del pubblico, che ha accompagnato tutti gli appuntamenti della Rassegna. Ora il Teatro IL MINORE è un luogo che comincia a ritagliarsi uno spazio importante nella geografia degli eventi culturali in Città.
«Era la prima delle nostre scommesse». Spiega il Direttore Tecnico del MINORE Franco Corapi. «Dare una risposta alla sindrome del dissesto e della chiusura che affligge le istituzioni e i luoghi culturali del capoluogo, costruendo un teatro dove non c’era, autofinanziato e messo a disposizione degli operatori e degli spettatori, all’interno di una struttura che è già uno dei pochi autentici poli d’attrazione della nostra città.
Ringraziamo il Centro Calabrese di Solidarietà e gli Assessorati alle Politiche Giovanili e alla Cultura.» E’ stato il marchio di fabbrica dell’intera Rassegna. Un’evocazione astratta che si è rivelata la traccia narrativa dello spettacolo.
Nella partitura dinamica e contaminata, stili e generi si sono succeduti lungo un percorso che aveva fermate prestabilite, costruite attorno alle icone della Mamma, del Mercato, e della Malattia. Satira e prosa, musica e cabaret, autori classici e contemporanei – col consueto omaggio a Campanile, tutelare dell’intera Rassegna – hanno illuminato in modo esilarante vizi e virtù del mondo odierno.
Trascinante il finale, con un gioiellino di Courteline messo in scena dal Direttore Artistico Salvatore Emilio Corea come l’ultimo dei Malintesi. Sulla scena il talento degli allievi della Scuola di Teatro “Enzo Corea”, capitanate dalle splendide “conduttrici” Annalisa Lamanna e Mia Carmen Talarico; gli allievi più grandi, convincenti e smaliziati, Dario Costa, Valentina Rames, Marianna Greco.
Concludendo
Infine la Compagnia del Teatro di Mū. «Anche questa è una nostra scommessa», commenta il regista Salvatore Emilio Corea «sulla quale abbiamo puntato dall’inizio con l’aiuto-regista Giuseppe Boccalone e l’autore Franco Corapi, cercando la maturazione degli allievi e la crescita dei più esperti nella fusione delle loro potenzialità recitative, un meccanismo virtuoso che solo il palcoscenico sa creare, coniugando la libertà espressiva col rigore della disciplina attoriale.» Già tra qualche settimana proporrà un allestimento d’autore, mettendo in scena Emigranti di S. Mrožek.