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Salute, 68 % ospedali ha ridotto ricoveri in cardiologia causa covid

Il 68% degli ospedali ha ridotto i ricoveri dei pazienti cadiopatici. Lo rileva la Società italiana di cardiologia.

Il 68 % degli ospedali ha ridotto i ricoveri dei pazienti cardiopatici e il 50 % gli esami diagnostici mentre il 45% ha dovuto tagliare le cure ambulatoriali. Sono gli effetti della pandemia. E’ quanto rileva la Società italiana di cardiologia che avverte: “La mortalità per infarto e ictus rischia ora di tornare ai livelli di 20 anni fa”. E’ peggiorata anche la salute cardiovascolare. Ci sono un milione di fumatori in più rispetto al passato. Il 44% degli italiani è aumentato di peso ed è, inoltre, cresciuto il consumo eccessivo di alcol.

I dati: l’aumento di peso

Il 44% degli italiani è aumentato di peso a causa del Covid, tra lo smart working, le limitazioni imposte dal lockdown e la maggiore tendenza a dedicarsi alla cucina. E’ quanto emerge da una analisi di Coldiretti su dati di uno studio del Crea Alimenti e Nutrizione, presentata lo scorso 10 ottobre, in occasione dell’Obesity Day 2020.

Un milione di fumatori in più

Alla pandemia da coronavirus rischia di seguire un’epidemia di malattie causate da stili di vita scorretti, dai tumori alle patologie reumatologiche fino a quelle cardiovascolari come infarto e ictus. Le conseguenze dei lunghi mesi di lockdown sono chiare. Nel 2021, si conta oltre 1 milione di fumatori in più rispetto al passato (hanno raggiunto gli 11,3 milioni, pari al 26,2% della popolazione rispetto al 23,3% di gennaio 2020).

Il consumo eccessivo di alcol

È un’istantanea in chiaroscuro, quella che emerge dalla relazione annuale del ministero della Salute sui consumi di bevande alcoliche in Italia. Gli ultimi dati diffusi, relativi al 2018, fotografano due curve divergenti. Da un lato si registra l’aumento di coloro che bevono occasionalmente e lontano dai pasti. Dall’altro cala la quota di italiani abituati a consumare vino (soprattutto), birra o superalcolici a cadenza quotidiana. Ma la flessione è di scarsa entità e non permette di considerare imboccata la strada giusta: quella invocata da chi si occupa di prevenzione. «Non esistono consumi di alcolici sicuri per la salute», ricorda Emanuele Scafato, direttore dell’Osservatorio Nazionale Alcol dell’Istituto Superiore di Sanità e blogger di Fondazione Umberto Veronesi. A testimoniarlo, ci sono due numeri: quelli che descrivono l’impatto che queste bevande hanno in termini di mortalità (4 per cento) e di anni di vita persi per disabilità (5 per cento) a livello europeo.

About Valentina Matzuzi

Sono una studentessa in Scienze della Comunicazione all'università di Cagliari. Ho 22 anni e vivo a Cagliari.

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