Il circolo Sergio Atzeni organizza un incontro sul tema della continuità territoriale e dei trasporti in Sardegna.
Intervengono Giovanni Dore (avvocato), William Zonca (Uiltrasporti Sardegna), Romina Mura (Camera dei Deputati, presidente commissione Lavoro), Maurizio Orgiana (CEO e fondatore Cadossene Lab), Francesco Agus (consigliere regionale, capogruppo Progressisti), coordina Francesca Ghirra (consigliera comunale di Cagliari).
Appuntamento lunedì 28 febbraio alle ore 18.45 a Cagliari in piazza Galilei n. 13. L’iniziativa si svolgerà nel rispetto delle norme vigenti in materia di prevenzione e contenimento del contagio da SARS-CoV-2. E’ obbligatorio l’ingresso con green pass e mascherina, non è consentito l’ingresso con temperatura corporea maggiore di 37,5° e/o con sintomi influenzali, sarà garantito il distanziamento interpersonale di almeno un metro.
Cosa si intende per continuità territoriale? La continuità territoriale, intesa come capacità di garantire un servizio di trasporto che non penalizzi cittadini residenti in territori meno favoriti, si inserisce nel quadro più generale di garanzia dell’uguaglianza sostanziale dei cittadini e di coesione di natura economica e sociale, promosso in sede europea. Possono viaggiare solo i sardi? No, sulle navi e gli aerei in continuità territoriale possono viaggiare tutti, residenti e non residenti, sardi, italiani e stranieri.
Con il termine continuità territoriale si indicano quegli strumenti legislativi che hanno lo scopo di garantire i servizi di trasporto ai cittadini abitanti in regioni disagiate della nazione a cui appartengono, ovvero di rafforzare la coesione tra le diverse aree di uno stesso Stato, superando svantaggi connessi alla loro lontananza, irraggiungibilità o difficoltà di accesso, come nel caso di enclavi o exclavi. In pratica, questo principio si traduce in un sistema di aiuti o strutture fornite dallo Stato ai cittadini o alle entità regionali interessate.
In conclusione
Caratteristica fondamentale della continuità territoriale è la base normativa come Servizio pubblico, il quale rende possibile la deroga ai principi di libero mercato e della libera concorrenza, affinché i trasporti possano essere fruibili a prescindere dall’effettiva redditività ottenibile da parte del vettore. Si parla di continuità territoriale anche quando, pur con un meccanismo differente, sono direttamente aziende pubbliche ad offrire il servizio.