Profughi ucraini

Ucraina: Cagliari pronta a ospitare i primi 40 profughi

E’ stato costituito un gruppo di lavoro interno al Comune di Cagliari per la gestione e il coordinamento di tutte le iniziative a favore dei profughi ucraini, in stretto accordo con la Prefettura.

Del gruppo di lavoro a Cagliari fanno parte diversi servizi quali la Protezione civile; il servizio Politiche sociali; la Polizia locale; gli Affari Generali e il Gabinetto del sindaco. L’amministrazione comunale ha già messo a disposizione del Consolato Ucraino i locali di via Santa Margherita.

Locali consegnati qualche giorno fa, allo scopo di poter svolgere quell’insieme di attività segretariali finalizzate all’organizzazione degli aiuti a supporto della popolazione ucraina. Inoltre ieri è stato consegnato anche il chiosco di Piazza Ingrao, quale punto d’appoggio per lo smistamento delle informazioni.

A tal fine si lavora per mettere a disposizione nell’immediato i locali per poter accogliere da subito circa 40 profughi ucraini. Questi presto arriveranno a Cagliari e si monitorano, con urgenza, altri spazi. che potrebbero rivelarsi idonei per l’accoglienza. Priorità valutare l’agibilità e tutte le garanzie per la sicurezza degli ospiti.

I Numeri

Infine, è utile ricordare che sono oltre 11 mila i profughi ucraini arrivati in Italia dallo scoppio della guerra. Per la precisione 11.323, arrivati per lo più attraverso la frontiera terrestre al confine con la Slovenia. Da qui sono arrivate 6.867 persone, tra cui 5.620 donne, 1.198 uomini e 4.505 minori.

Questi sono i dati del Viminale aggiornati a questa mattina. I più si stanno dirigendo principalmente verso le grandi città, per raggiungere familiari e conoscenti già nel nostro Paese. Si tratta ovviamente di una piccola parte del totale di rifugiati che sta scappando dall’Ucraina. Nazione dove continuano a cadere le bombe e i missili russi.

Sarebbero infatti già un milione i civili che hanno lasciato l’Ucraina, mentre si continua a negoziare per istituire dei corridoi umanitari che permettano alla popolazione civile di lasciare le aree colpite dai combattimenti. Una tregua era stata istituita questa mattina a Mariupol, ma l’evacuazione è stata poi posticipata in quanto la Russia, secondo quanto denunciato dalle autorità ucraine, non avrebbe rispettato il cessate il fuoco, continuando a bombardare.

About Alessio Zanata

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