Ciak si gira: per due giorni lo Ierfop di Cagliari si trasforma in un set cinematografico
Tra una portata e l’altra una coppia, lei non vedente, lui vedente, annunciano il loro matrimonio. È in sintesi la trama del film sonoro, corto di 20 minuti, “Guido e Arianna”. Diretto da Antonello Murgia, regista e cofondatore con l’attore e drammaturgo Fabio Marceddu, sua la sceneggiatura, del Teatro Dallarmadio.
Il film è frutto di un laboratorio di alfabetizzazione al cinema. “Vedo ciò che sento”, ideato da Antonello Murgia e portato avanti allo Ierfop con un gruppo di disabili visivi.
Suggestive le immagini da percepire ad occhi chiusi. Lo spettatore percepisce la storia attraverso rumori, suoni, silenzi, dialoghi. mmagina ogni scena, che abbiamo fatto aderire durante le riprese alla realtà, attraverso la capacità evocativa dei paesaggi sonori.
Realizzato dai nostri corsisti all’interno di un percorso formativo finanziato dal ministero del Lavoro sarà a disposizione. Annuncia Roberto Pili, presidente di Ierfop di istituzioni e associazioni che si interessano di disabilità sensoriali. Prenderà parte alle più importanti rassegne del settore a livello nazionale e internazionale. Il progetto prevede la realizzazione di un cortometraggio ogni anno. Progettare e lavorare in una prospettiva inclusiva e aperta alla sperimentazione. Porta cambiamenti significativi in tempi sorprendentemente rapidi nell’approccio all’esistenza delle persone affette da disabilità visive”. Con un auspicio.
Il lavoro ha coinvolto l’intero staff di Ierfop. “Il film – chiarisce il direttore delle attività didattiche Bachisio Zolo – vuole trasmettere emozioni che prendono forma dal suono e fare in modo che tutti possano sperimentare modi differenti di vedere, anche quando non sono gli occhi a farlo, attivando tutti gli altri sensi per percepire e sentire”. La dimensione onirica si mescola a quella reale in “Guido e Arianna”, 20 minuti per riflettere, immaginare, sognare.