Nuove regole sulle batterie: il PE chiede maggiore impegno ambientale e sociale
Il Parlamento è pronto a negoziare con i governi UE nuove norme per regolare l’intero ciclo di vita delle batterie, dalla progettazione alla fine vita.
Nel corso del dibattito i deputati hanno sottolineato il ruolo cruciale che un’opportuna gestione delle batterie potrebbe avere nella transizione verso un’economia circolare a impatto zero sull’ambiente.
Il testo legislativo è adottato con 584 voti favorevoli, 67 contrari e 40 astensioni.
I deputati sono a favore di una revisione dell’attuale legislazione che tenga conto degli sviluppi tecnologici. Chiedono requisiti più risoluti sulla sostenibilità, il rendimento e l’etichettatura, compresa l’introduzione di una nuova categoria di batterie per “mezzi di trasporto leggeri. Entro il 2024, le batterie portatili degli apparecchi, dovranno essere progettate in modo che i consumatori possano rimuoverle facilmente e in sicurezza.
Inoltre, l’industria dovrebbe garantire che la catena produttiva delle batterie rispetti pienamente i diritti umani e gli obblighi di diligenza. Affrontando così i rischi relativi all’approvvigionamento, alla lavorazione e al commercio delle materie prime, che spesso sono concentrati in uno o pochi paesi.
Nel testo vengono anche fissati i livelli minimi per la quantità di cobalto, piombo, litio e nichel.
Nel dicembre 2020, la Commissione europea ha presentato una proposta di regolamento sulle batterie e i suoi rifiuti. La proposta mira a rafforzare il funzionamento del mercato interno, promuovendo l’economia circolare. Riducendo l’impatto ambientale e sociale delle batterie per l‘intero ciclo di vita. L’iniziativa è strettamente legata al Green Deal europeo, al piano d’azione per l’economia circolare e alla nuova strategia industriale.