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Pinacoteca Sassari si arrichisce di nuove opere Edina Altara

 La Pinacoteca Nazionale di Sassari ha inaugurato oggi la nuova sala dedicata a Edina Altara (Sassari, 1898 – Lanusei, 1983). Le nuove opere, appartenenti alle collezioni dell’Archivio Altara-Accornero, si aggiungono a quelle già arrivate dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma.

Dopo la recente concessione in deposito a lungo termine di Nettuno e allegoria della Terra e Nettuno, Nereidi e Tritoni, due specchi retro dipinti contemi mitologici e marini realizzati nel 1951 come arredo per la motonaveOceania, provenienti dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, la Pinacoteca si arricchisce quindi di nuove opere dell’artista sassarese.

Le diciassette opere concesse in comodato dall’Archivio Altara-Accornero di Sassari riportano l’attenzione sull’artista e illustratrice Edina Altara, consentendo di ricostruire le fasi evolutive del suo corpus e esplorando i vari ambiti della sua ricca e poliedrica produzione.

Numerose sono le ceramiche esposte, preziosa testimonianza di un’attività costante e prolifica a cui Edina si dedica a partire dagli anni Trenta. La produzione di questi oggetti minori riflette l’attenzione verso il mondo popolare isolano, già argomento delle sue opere degli esordi.

La trattazione dei soggetti, prevalentemente femminili, consente a Edina di concentrarsi sulla preziosità ed eleganza di abiti e figure, rimanendo fedele a un’altra sua grande passione: la moda.

Gli abiti popolari sono anche al centro delle Scatole di fiammiferi con personaggi in costume, giocattoli in miniatura realizzati negli anni Cinquanta e composti da scatole di fiammiferi su cui l’artista posiziona figure minuscole ma ricche di straordinari dettagli, frutto di una fantasia esuberante e giocosa, cui si sposa una straordinaria manualità.

La sala accoglie anche una selezione di dipinti degli anni Cinquanta, due a tema religioso (Salomè con la testa del Battista e Padreterno) e uno a tema popolare (Matrimonio a Oliena), oltre che due tempere e due specchi che testimoniano la naturale propensione dell’artista a dar nuova vita agli oggetti attraverso l’estroso inserimento di carta, stoffe, passamanerie e fiori in metallo.

Le opere dell’Archivio Altara-Accornero consentono dunque di ampliare lo sguardo sulla ricchissima produzione di Edina Altara. Il comodato arriva grazie al pronipote dell’artista, Federico Spano, che dal 2007 gestisce con passione l’archivio, valorizzando e arricchendo un tesoro di famiglia composto da dipinti, libri, fotografie, bozzetti, lettere, disegni, mobili, riviste.

Le opere concesse in comodato dall’Archivio Altara-Accornero seguono la recente e preziosa collaborazione tra la Pinacoteca Nazionale di Sassari e la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, ribadendo l’impegno della Pinacoteca nella valorizzazione della figura di Edina Altara e del suo lavoro, per la prima volta esposto in una collezione pubblica della sua città natale.

 

About Marco Fadda

Cittadino del mondo. Amo viaggiare e il confronto con nuove culture, mantenendo però le mie radici ben salde alla mia terra. Appassionato di letture fantasy e scienza.

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