Proseguono le attività di inclusione sociale e apprendimento permanente nello “Spazio non-solo Mamme”, l’ex scuola materna di via Poma 14 a Mirafiori Nord, oggi sede del Cpia3 “Tullio De Mauro”.
Da maggio 2021 un progetto finanziato dalla Regione Piemonte e il Ministero del Lavoro vede l’Associazione dei Sardi A. Gramsci e l’Università di Torino lavorare nell’ambito di “Per(corsi) di Cultura Circolare”; in rete con i Cpia presenti nella Città Metropolitana, FiteL Piemonte, Fondazione Gramsci partner del Polo del ‘900 ed enti del Terzo settore nel territorio.
Dai corsi di alfabetizzazione a quelli per la licenza media, lo spazio di via Poma è diventato un piccolo polo d’apprendimento permanente dedicato alle donne non solo del territorio, in tante migranti e rifugiate; un servizio educativo di baby parking nel quale lavorano ogni giorno due educatrici professionali affiancate da tirocinanti del corso di Laurea in Scienze dell’Educazione permette alle iscritte ai corsi di formarsi in un ambiente ospitale per loro e per i loro piccoli.
Sinergie
Grazie alle sinergie attivate dal sodalizio sardo sul territorio cittadino sono diversi i servizi offerti alla cittadinanza nel quartiere un tempo operaio. Dall’educazione alla salute alla cittadinanza digitale, i laboratori e i seminari rappresentano una buona pratica nella cooperazione tra scuola, università e associazionismo migrante.
All’imminente inaugurazione di uno sportello d’orientamento legale e di un segretariato sociale si affiancano due nuove iniziative. Dal 15 marzo e fino alla metà di maggio prenderà il via ogni due martedì dalle 10 alle ore 12 “Fare parole insieme”. Un ciclo di incontri basato sul dialogo e la condivisione del vissuto tra donne frequentanti lo spazio, residenti, docenti ed educatrici dell’università per il territorio.
L’obiettivo è ambizioso: fare emergere le esperienze e conoscenze di ogni partecipante attraverso una presa di coscienza collettiva e un percorso di ricerca-azione nel territorio. Tra i risultati attesi anche la costruzione di materiale didattico per i corsi per adulti sui temi della salute, del lavoro e della cittadinanza; sarà fruibile e accessibile su un portale Unito dedicato al progetto.
Lavorare dal basso
«Stiamo lavorando dal basso, a partire dalla costruzione di una comunità educante, per la rigenerazione sociale di uno spazio educativo ibrido e inclusivo nel territorio. Progetti come questo rappresentano non soltanto una sfida in termini di resilienza, ma anche una opportunità unica per costruire nuove alleanze civiche basate sul sapere, l’accoglienza e la convivenza».
Sul tema della salute è dedicato il ciclo di incontri gratuito in collaborazione con “NUDƏ”; si tratta di un gruppo di professioniste specializzate in osteopatia, psicologia, sessuologia, psicoterapia e alimentazione che opera all’interno della prevenzione primaria. L’intento è anche diffondere l’educazione alla salute in un’ottica multidisciplinare attraverso la creazione di rapporti di fiducia e momenti di condivisione e confronto tra le partecipanti del territorio. Si inizia il 21 marzo alle ore 10 con un incontro dedicato all’educazione alla genitorialità. I dettagli delle due iniziative all’interno delle locandine in allegato.