ERSU, Studenti universitari e Reset manifestano in nome del diritto allo studio
15 mesi senza CdA ERSU. In data 30/03/2022 alcuni studenti dell’Università di Cagliari, insieme con l’associazione studentesca Reset Unica, si sono riuniti sotto Villa Devoto (sede istituzionale del presidente Solinas); per esprimere malcontento riguardo all’approvazione del bilancio per il prossimo Anno Accademico; approvazione che a quanto pare per ora resta dubbia. Motivo per cui gli studenti si sono mobilitati. In parte per compensare la disinformazione che aleggia attorno alla burocrazia universitaria del capoluogo sardo e avere risposte dai diretti interessati; in parte per le conseguenze della non approvazione del bilancio. Infatti, qualora questo non passasse in regione, ci sarebbero serie conseguenze per studenti pendolari e fuori sede; quali la mancata erogazione di sussidi come per esempio fitto casa e borse di studio. Teniamo presente che nel 2020 gli studenti Unica beneficiari di borsa di studio erano 6.692, su un totale di più di 24.000 iscritti; che è quasi il 30% della popolazione studentesca dell’Università. Già nel 2020 gli studenti avevano manifestato la loro disapprovazione riguardo alle scelte dell’ERSU, attraverso la Mobilitazione studentesca.
Ma cosa è successo a Villa Devoto?
Il resoconto della manifestazione tenutasi presso Villa Devoto riporta che il Presidente Solinas non fosse al corrente del fatto che l’ERSU non sia attualmente governato da un Presidente né da un Commissario. A tal proposito è opportuno ricordare che, secondo la delibera 51/5 del 30.12.21, il regime commissariale si è concluso in data 02.03.22.
Una delegazione degli studenti presenti è stata accolta all’interno di Villa Devoto, da una delegata del Presidente della Regione; la quale ha sostenuto che il regime commissariale dell’ingegner Camoglio si sarebbe protratto fino ad aprile, come sostenuto da una presunta delibera. Ad oggi l’Ente per il diritto allo studio dell’Università di Cagliari non ha né un CdA né un Presidente; tantomeno un Commissario. Lo stesso rappresentante degli studenti riveste una carica che al momento non è stata ancora ufficializzata, con tutte le conseguenze del caso. Con le mense universitarie in difficoltà in parallelo al ritorno in presenza e l’ostacolo gestionale dovuto alla mancanza di un organo effettivo all’interno dell’Ente, gli studenti attendono delle risposte chiare per il prossimo anno.