Presentato a Oristano il romanzo d’esordio
Sabato 2 aprile alle ore 17:30 presso i locali della LIBRID di Oristano si è svolta la presentazione del libro “Tutte le strade finiscono qua” di Michele Mureddu. Edito da Catartica Edizioni nella Collana In Quiete. L’evento, molto atteso, va ad arricchire i numerosi appuntamenti culturali organizzati dalla LIBRID. L’autore, noto negli ambienti teatrali e cinematografici sardi, è infatti tra quelli che riescono a suscitare emozioni forti; ma anche a far riflettere sulle sciagure umane. “Tutte le strade finiscono qui” racconta una Sardegna devastata dal nucleare, desolata e violenta, in un’apocalisse senza fine. Per l’occasione interverranno Paolo Vanacore che leggerà alcuni brani tratti dal libro sulle note di Nocturnal Zen. A presentare la serata sarà invece Luca Cadeddu Palmas.
PRESENTAZIONE DEL LIBRO
“Tutte le strade finiscono qua”. Romanzo di Michele Mureddu (Catartica Edizioni, Collana In Quiete)
Sabato 2 aprile, ore 18:00 LIBRID, piazza Eleonora, 4 Oristano – Presenta Luca Cadeddu Palmas – Letture a cura di Paolo Vanacore – Musiche Nocturnal Zen
Quando Leonardo si risveglia in un bunker, coperto di flebo e lividi, non capisce. Gli ultimi ricordi che ha sono di una colazione preparata con amore, di una moglie e due figlie. Luce: questa la ricorda bene, perché poi è il buio. Una botola lo collega al mondo esterno, il mondo “nuovo”: la terra che conosceva, la sua tanto amata isola, in cui aveva gioito e sofferto tutta la vita, non esiste più. Sullo sfondo di una Sardegna devastata dal nucleare, desolata e violenta. In un’apocalisse senza fine Leonardo muoverà i primi passi alla ricerca dei suoi cari e della salvezza al di là del mare, affidandosi solamente alla speranza e all’istinto.
L’autore
Michele Mureddu, classe 1989, nasce e cresce ad Oristano. Dopo il diploma si trasferisce a Bologna, dove approfondisce l’arte del cinema e del teatro, passioni che l’hanno sempre accompagnato fin da bambino, scrivendo nel frattempo sceneggiature per diversi cortometraggi e racconti brevi mai pubblicati. Tornato a vivere in Sardegna, recita per qualche anno nella compagnia teatrale “Sipario Aperto” di Salvatore Sinis e nel laboratorio sperimentale di Sara Giglio. Contemporaneamente riesce ad affermarsi come tatuatore professionista, presso l’Ink Lab Tattoo Studio di Oristano, sempre cercando di trovare spazio per la musica, il teatro, il cinema e la scrittura.
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